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5° giorno
La nostra guida è in realtà un autista volenteroso ma per nulla pratico di viaggi. Si chiama Jorge, ha uno splendido furgone da 9 posti dove alloggiamo comodamente tutti e 6 più lui alla guida. I tre giorni ci costano abbastanza, ma viaggi totalmente indipendenti non ne abbiamo trovati. Prima tappa a Villarica, dove però il tempo non è buono e l’omonimo vulcano non è mai visibile. Lasciamo i bagagli presso un hotel troppo bello per noi e poi ci fermiamo a pranzare presso un ristorante. Ci spingiamo poi a Pucon, luogo più caratteristico della zona dove pare di starsene in Germania ma dove ci fermeremo nella serata perché prima raggiungiamo il Lago di Caburgua e i suoi Ojos. Sul lago si può fare un giro in pedalò, si ha l’impressione di essere nel mezzo delle Dolomiti, e fa una certa impressione sentir parlare spagnolo e non tedesco! Proseguiamo poi per il Parque Huerquehue dove si possono vedere interessanti cascate. Il tempo non è il massimo così i colori non rendono molto interessante la camminata. Rientriamo a Pucon dove la maggior parte delle case sono costruite stile baite di legno, tutte ordinate e pulite, con vie perfette e piene di fiori alle terrazze per poi tornare a Villarica a cena da Vidalba del Carmen.
Saltos del Petrohué e il vulcano Osorno, Cile
6° giorno
Partenza di prima mattina verso il Lago Calafquen, Jorge si è informato e si può fare il giro del lago e rientrare poi verso Panguipulli senza dover ritornare per la stessa via. Il sole inizia a farsi vedere, regalandoci splendidi squarci nel mezzo di verdissime foreste. Oggi il vulcano Osorno è visibile in tutta la sua magnificenza e ci farà a lungo da riferimento. Un breve giro della cittadina di Osorno non aggiunge nulla al nostro viaggio (se non scene spettacolari di Jorge che non trova la città!), così proseguiamo velocemente per altre zone tra i laghi. Entriamo al Parco Nazionale Puyehue con destinazione Aguas Calientes, terme naturali dove si può andare a bagnarsi in acque caldissime e poi gettarsi in quelle gelide del fiume che scende direttamente dai ghiacci del vulcano. Per entrare si pagano 500p, se non avete una sciugamano dovete aggiungere 1000p, poi potete usufruire dei servizi igenici e delle docce calde. È un'esperienza tonificante totalemente consigliabile. Rientriamo a Entre Lagos dove ci gustiamo una parilla grandiosa e finalemente il “genio” di Jorge trova la sua vera applicazione.
Lago Calafquén, Cile
7° giorno
Prima meta è il Lago Llanquihue, molto turistico e meta di svago dei cileni locali. Prima sosta a Frutillar, ennesima enclave tedesca, luogo tranquillo con vista mozzafiato sull’Osorno, poi via verso Puerto Varas, la Rimini della zona dei laghi. Anche qui l’aspetto è di cittadina tedesca, ma c’è molta più vita e i rumori ritornano quelli del Sudamerica. La vista dei vulcani che si alzano dal lago è fantastica, ci dicono che siamo particolarmente fortunati perchè pochi giorni all’anno il cielo è così terso. Facciamo due chiacchere con una coppia francese che sta girando il Sudamerica sulla loro BMW, potente moto adattissima a queste avventure. Ripartiamo per il Parzo Nazionale Vincente Perez Rosales con stop ai salti di Petrohuè. Qui la vista dell’Osorno è al suo massimo. Quando il vulcano scoppiò, la lava raggiunse il sottostante fiume e solidificandosi formò numerose barriere che ora vengono scavalcate dalla forza dell’acqua, creando mulinelli impressionanti, il tutto sempre sovrastato dal vulcano. Procedendo fino al termine della strada si raggiunge il lago Todos Los Santos, con un chiarore delle acque pazzesco. Svariate corse di aliscafi collegano il posto col confine argentino, questo è il passaggio più veloce per arrivare a San Carlos De Bariloche una delle mete più conosciute della Ande argentine. Da qui il nostro viaggio con Jorge arriva alla fine, meta Puerto Montt. Ci facciamo scaricare presso un alberghetto simpatico e alla mano. Cena in un ristorantino nel centro cittadino basso.
Lago Todos los Santos, Cile
8° giorno
Colazione poi giro di Puerto Montt alla ricerca di una combinazione che ci possa portare col Navimag a Puerto Natales magari passando per la Laguna San Rafael, il tutto però dopo essere stati all’isola di Chiloè. La cosa si rivela particolarmente difficile da realizzare, il Navimag viaggi solo di lunedì, mentre per la Laguna ci sono pochi passaggi, costosissimi e non hanno giorni costanti. In più per andarci bisogna raggiungere Puerto Chacabuco che si trova sulla Carretera Austral raggiungibile solo con un giorno di viaggio. Alla fine nessuna combinazione ci riesce, bisognerebbe fermarsi per due settimane, così andiamo direttamente agli uffici della Navimag a prenderci il biglietto per Puerto Natales. Il Cile del Sud non ha strade nella zona del Campo de Hielo del Sur, le alternative sono via strada per l’Argentina, oppure in aereo o infine quella più tipica col mercantile. È per questo che già da casa avevamo deciso che questa sarebbe stata la nostra via. A questo punto decidiamo di partire subito per l’isola di Chiloè su un bus destinazione Castro. Il traghetto è compreso nel prezzo, si può scendere a godersi il panorama o starsene in bus, il tutto dura meno di 30 minuti. C’è un sole fantastico e lo spaccato dell’isola sembra delizioso. All’arrivo a Castro veniamo presi d’assalto da chi ci vuole offrire il proprio residencial, e dopo una lunghissima contrattazione nei minimi particolari (perfino su quante uova mangiare a colazione) scegliamo il posto. Cena spettacolare dove a tarda serata siamo gli unici clienti e la proprietaria inizia a parlarci dell’isola e delle sue usanze. Piatto provato la pichanga specialità dell’isola.
continua...
BLOGGER
Luca