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Il Laamb

La lotta tradizionale senegalese più popolare del calcio

 

Il laamb, noto anche come lotta senegalese, è una delle varianti di lotte tradizionali dell'Africa Occidentale. Praticata inizialmente dall'etnia Serer, ultimamente è divenuto molto popolare in tutto il Senegal e in parte del Gambia, la ristretta enclave all'interno del Senegal, al punto che i suoi campioni sono più popolari, e meglio retribuiti, dei calciatori.

 

Una fase di un incontro di lotta senegalese

 

Il laamb nacque come esercizio preparatorio per i guerrieri Serer e, per via dei valori di cui è investito che spaziano da quello personale a quello sociale, in seguito divenne anche un rito iniziatico. La tradizione di questa lotta è molto antica: uno dei primi lottatori divenuti famosi fu Boukar Djilak Faye, che visse nel XIV secolo e fu uno degli antenati della dinastia Faye, tutt'ora regnante. Il laamb nel tempo è divenuto talmente popolare da diventare una sorta di sport nazionale, praticato indipendentemente dall'etnia di appartenenza e a partire dagli anni '50 gli incontri, che prevedono ricchi premi in danaro, sono sempre più richiesti e i campioni sono delle autentiche celebrità.

 

Un colossale campione di lotta, con gli amuleti


Gli atleti, sono divisi in due diverse categorie di peso e quelli più seguiti, i pesi massimi, sono spesso dei veri colossi d'ebano, si affrontano quasi completamente nudi, se si eccettua uno stretto slip – spesso usato come presa dall'avversario - e alcuni lacci sul corpo. Lo scopo del combattimento, che di norma si svolge su sabbia, anche indoor, è quello di sollevare l'avversario e buttarlo fuori da un'area delimitata oppure di schienarlo. La fase iniziale può sembrare buffa, quando i due opponenti sembrano scambiarsi affettuosi manate reciproche ma poi il combattimento può diventare molto duro, non essendo vietato sferrare dei pugni a mani nude, cosa che nella versione più tradizionale, praticata nei villaggi rurali, non è consentita. I lottatori, si allenano duramente per aumentare la potenza – uno dei luoghi prediletti è la spiaggia di Dakar - ma, tipicamente, si affidano anche a rituali per incrementare le proprie probabilità di vittoria.

 

Un lottatore si fa cospargere di sostanze "magiche" prima di uno scontro

 

Le varie forme di scaramanzia vanno dallo sfregare il piede su una roccia al cospargere il corpo con olio al versare sul capo sostanze “miracolose” benedette da qualche marabout, fino a indossare dei gris-gris, gli amuleti voodoo che protegge chi li indossa o a liberare in aria dei piccioni, azione che porta fortuna. Inoltre, prima dello scontro, c'e sempre il ritmo incalzante e ipnotico dei tamburi, oltre a danze e canti propiziatori. Insomma, uno spettacolo completo e che trasmette come pochi altri l'anima africana. Molti ex-campioni, una volta cessata l'attività, aprono palestre in cui insegnano l'arte del laamb.

 

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