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Islanda

L'isola di terra e fuoco nella parole di Leonardo e Teresa

 

In linea generale possiamo ritenerci soddisfatti per quello che abbiamo visto e fatto anche se un po’ di amaro in bocca ci rimane per via del clima non tanto amichevole che abbiamo incontrato. Il bilancio dei giorni si può riassumere in due effettivi giorni di sole e qualche rara manifestazione di pezzi di cielo. Il resto sono state, nel migliore dei casi, giornate molto nuvolose e con pioggia, mentre quasi 3 giorni interi non siamo riusciti a sfruttarli.

 

Il Kirkjufell e la sua cascata

 

Il 27 giugno, partendo da Borgarnes in direzione Stykkisholmur, abbiamo visitato la bellissima penisola  dello Snaefellsnes soffermandoci, prima di arrivare ad Arnarstapi, nella deliziosa gola di Raudfeldsgjà, da cui sgorga un simpatico torrente. Abbiamo fatto una breve passeggiata nei campi di lava ma soprattutto abbiamo cercato di ispezionare il più possibile le varie scogliere, bellissime. Molto interessante è l’alternanza dei colori delle spiagge, da quelle nere a quelle rosa. Diciamo che nella penisola ci si fermava in continuazione per ammirarne le bellezze ma quello che maggiormente ci ha colpiti è stato senza dubbio il Kirkjufell con la sua cascata. In questo tratto è addirittura spuntato il sole a fine giornata.

Il giorno 28 è stato abbastanza inutile perché sul vulcano non siamo riusciti ad andare, pertanto abbiamo deciso di visitare le cave, ripercorrendo la strada da Stykkisholmur. A metà strada abbiamo deciso di tornare indietro, non tanto per la pioggia, quanto per il fortissimo vento che soffiava ad almeno 100 km/h che a volte ci faceva sbandare la macchina. Qualcuno lungo la strada ha anche avuto qualche problema.

 

Le cascate di Godafoss

 

Come da programma, giorno 29 ci siamo incamminati verso Akureyri e devo dire la verità i panorami meritavano parecchio. Abbiamo fatto una piccola deviazione sulla penisola del Vatnsnes (nomi impronunciabili) per avvistare le foche, troppo carine. Tutto il percorso verso Akureyri è stato interessante, montagne, canyon e la simpatica Glaumbaer.

Giorno 30, ahimè, è stato un disastro. Volevamo percorrere il fiordo di Akureyri ma fino a Hofsos è stato un tripudio di nebbia e pioggia… Ci chiediamo ancora che faccia abbia il fiordo. Per consolarci, abbiamo deciso di anticipare la visita alle Godafoss, previste per il giorno dopo. Lì la nebbia era meno fitta e c’era solo pioggia.

 

In barca per l'avvistamento delle balene

 

Il giorno 1 luglio siamo stati ricompensati con la gita in barca per l’avvistamento delle balene. Per fortuna il cielo era solo coperto ma la nebbia era abbastanza alta. Il pomeriggio abbiamo deciso di fare un percorso diverso da quello programmato. Ci tenevamo molto a vedere Dettifoss, anche se non prevista, quindi abbiamo fatto il giro del fiordo di Husavik e dal canyon di Asbyrgi (bellissimo) siamo risaliti verso Dettifoss in un pomeriggio di splendido sole. A Dettifoss sembrava di assistere ad uno spettacolo di acqua e arcobaleni… Fantastico. Casualmente abbiamo trovato le indicazioni per le cascate di Selfoss e quindi abbiamo visitato anche quella.

 

Uno sperone roccioso nel Canyon di Asbyrgi

 

Arrivati a Myvatn abbiamo avuto il disguido con l’albergo che era in costruzione, anche se hanno cercato di scusarsi in tutti i modi e sono stati comunque molto gentili. La visita nei pressi del lago è stata intensa e con il sole. I vulcani sono stupendi. Ad Eglisstadir è ricominciato il brutto tempo.

 

Selfie davanti al Lago Viti nei pressi di Myvatn

 

Per fortuna la mattina del giorno 3 luglio abbiamo fatto in tempo a vedere le cascate di Hengifoss, prima che scendesse nuovamente la nebbia anche lungo i fiordi orientali. Il panorama verso Hofn abbiamo percepito che poteva essere veramente bello ma in parte non l’abbiamo apprezzato per via della nebbia.

Giorno 4 ad Hofn è stata un’altra giornata inutile (l’ultima per fortuna). Solo nebbia e pioggia e addio escursione sul Vatnajokull.

 

Lo scenografico tuffo della Hengifoss

 

Giorno 5, andando via da Hofn, sempre con la pioggia, ci siamo accorti che avevamo una montagna bellissima ad un palmo dal naso. Fortunatamente, girando l’ultima curva prima di raggiungere la laguna, è spuntato il sole e la giornata è stata meravigliosa. Dovendo cercare di comprimere le escursioni per recuperare qualcosa del giorno prima, non siamo comunque riusciti a fare una visita guidata sul ghiacciaio ma ci siamo soltanto avvicinati a piedi da soli. Nella serata abbiamo visitato il parco dello Skaftafell con la cascata Svartifoss.

 

La spiaggia nera di Vik

 

Il giorno successivo abbiamo visitato Vik le fantastiche cascate di Skogafoss e Seljalandsfoss. A Skogafoss è impressionante tutto il percorso del fiume con le ulteriori 25 cascate (ne abbiamo visto solo 4). Da Selfoss siamo andati a visitare i geyser e le cascate Gullfoss… Anche qui tempo brutto e pioggia ma almeno si vedeva qualcosa. Volevamo visitare anche il Pingvellir ma, visto il tempo, abbiamo deciso di proseguire verso la capitale.

 

Al cospetto della maestosa Skogafoss

 

Giorno 8 siamo andati alla Blue Lagoon, bellissima, e il giorno successivo abbiamo finalmente visitato il Pingvellir l’abbiamo poi visitato il giorno prima di ripartire. Il viaggio di ritorno è stato tutto ok.

 

Selfie davanti alla cascata Gullfoss

 

L’Islanda è una terra bellissima ma probabilmente abbiamo scelto l’anno sbagliato per andare. Le persone dicevano che un clima così brutto e prolungato era da tantissimi anni che non si verificava…. A noi però è piaciuta molto ugualmente.

 

PIANETA GAIA

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