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Gli Arbore, la cui religione primaria è l'Islam, appartengono alla famiglia delle lingue omotiche. Vivono nell'Etiopia meridionale, ad ovest del fiume Woito (che scende da nord a sud e sfocia nella piana paludosa che una volta era noto come Lago Stefania), a nord est del lago e sul lato destro del basso Sagan. Il Konso è la lingua franca dell'area e sempre con i Konso hanno legami ancestrali e culturali. Gli Arbore danzano e cantano, credendo che tali pratiche allontanino le energie negative e che, pertanto, il villaggio prospererà.
Nella strada che da Konso va a sud verso Omorate, prima di entrare nella zona Hamer di Turmi e dintorni, nello spazio di poche miglia quadrate ci sono quattro grandi villaggi Arbore: Jellifa, Egudi, Gula'ma e Gondara'ba, l'ultimo dei quali è il più importante e residenza del capo supremo. Si dice che Arbore fosse il nome del primo antenato del popolo delle ragazze Arbore. Gli Arbore asseriscono di avere sempre vissuto nel territorio che occupano attualmente. Assieme ai Burji e ai Konso, gli Arbore parlano una lingua cuscitica. Gli Arbore sono ottimi commercianti e raggiungono anche aree parecchio lontane. In passato detenevano il monopolio del commercio dell'avorio. Ora sono soprattutto allevatori di bestiame, che scambiano per prodotti agricoli con gli Amare Kokke e ferro lavorato con i Kerre e i Borana. Il benessere viene valutato in base al numero di capi di bestiame posseduti. Credono in un Essere Superiore creatore e padre di tutti gli uomini che chiamano Waq.
Donna Arbore la cui pettinatura rivela che è sposata. Le ragazze della foto precedente, rasate, sono nubili - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
Gli Arbore costruiscono le proprie capanne con una forma leggermente ovale e che si differenzia da quelle di altri popoli del Basso Omo per una specie di anticamera. Usano procurarsi delle scarificazioni a forma di punti sul petto e sull'addome. Le donne usano coprirsi il capo con una stoffa nera e sono note per le colorate collane e orecchini. Le ragazze nubili si rasano il cranio mentre una volta sposate si lasciano crescere i capelli che raccolgono in treccine che raccolgono lateralmente alla riga in mezzo. Pare non esserci motivazioni particolari per il fatto che, quando le si vuole fotografare, usano portare la stoffa nera dietro al capo, come a creare un sfondo: probabilmente è solo una questione estetica. I bimbi più piccoli portano in testa una conchiglia che li protegge dal sole. La pittura del corpo viene effettuata con colori ricavati dal terreno e da pietre.
ESPERTO: Viaggi etnografici e alternativi
Roberto