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A partire da 2.500 €
Dettagli quotaA partire da 2.500 €
Un viaggio alla scoperta delle gemme più preziose dell’Etiopia tra cultura religiosa, emozioni pure al cospetto di una natura estrema, arte rupestre. Laghi di sale bianchi come il ghiaccio, vulcani dalle fosche eruzioni, colate di lava nera, bacini dove i minerali affiorano formando pozze multicolori, tutto questo è la Dancalia, dove le temperature in estate sfiorano i 50 gradi. L’unico popolo capace di vivere qui sono i pastori nomadi, che commerciano il sale estratto nella Piana del Sale. Nella lingua dei nomadi Afar, la parola “afar” vuol dire libero, e la sensazione di libertà sarà solo una delle grandi emozioni che questo itinerario impegnativo può offrire.
A partire da 2.500 €
Richiedi informazioniPartenze disponibili dai principali aeroporti italiani
città | hotel | n. notti | camera | trattamento |
---|---|---|---|---|
Addis Abeba | Sabon Hotel | 1 | FB | |
Kombolcha | Yegofe View Hotel | 1 | FB | |
Alalo Bet | Campo tendato | 1 | FB | |
Erta Ale campo base | Campo tendato | 1 | FB | |
Erta Ale | Campo tendato | 1 | FB | |
Assobole | Campo tendato | 1 | FB | |
Asso Bole | Campo tendato | 1 | FB | |
Melabida | Campo tendato | 1 | FB | |
Wukro/Gheralta | Gheralta Lodge o Agoro Lodge | 2 | FB |
FB = Pensione completa
FB = Pensione completa
INFORMAZIONI UTILI
Orario
L’Etiopia segue il calendario giuliano che ha tredici mesi di cui 12 di 30 giorni e uno di 6. Ci sono 3 ore di differenza dal GTM. Rispetto all’Italia c’è un’ora differenza in estate, e due in inverno.
Elettricità
220 volt
Visti
Il visto per l’Etiopia per i cittadini della Comunità Europea si può fare direttamente all’arrivo all’aeroporto internazionale di Bole e costa : 50 $. È consigliabile portare la cifra esatta per evitare contrattempi. Non occorrono foto o altri documenti eccetto passaporto valido 6 mesi.
Moneta e pagamenti
La moneta etiopica è il birr.
Le carte di credito funzionano solo nelle catene dei migliori alberghi e negli uffici dell’Ethiopian Airlines e nella Dashen Bank. Si consiglia di portare valuta in contante e cambiare man mano secondo le necessità personali.
Si può cambiare in qualsiasi banca, il tasso di cambio varia pochissimo, c’è uno sportello dentro l’aeroporto, subito dopo l’ufficio visti e prima del controllo passaporti.
Internet
Internet è disponibile normalmente nei principali hotel di Addis Abeba, nelle località principali del nord, valle del Rift ed Harar, mentre puó essere difficile o impossibile connettersi nella valle dell’Omo, Etiopia Ovest e Dancalia. La velocità di connessione è molto variabile da un luogo all’altro, ma in generale molto piú lenta che in Europa.
Telefonia cellulare
La rete è abilitata al roaming internazionale col sistema GSM 900, quindi normalmente si possono utilizzare i propri cellulari per ricevere e trasmettere chiamate. Ciononostante, per i viaggiatori che necessitino essere sempre reperibili, è consigliabile acquistare una SIM etiope ai punti venditi Ethio Telecom presentando una foto e copia del passaporto.
Acqua e luce
La rete di servizi basici in Etiopia è in fase di sviluppo e purtroppo in certi casi si possono verificare interruzioni del servizio di acqua e luce. Sebbene Pianeta Gaia programma i pernottamenti in strutture teoricamente preparate per far fronte a queste mancanze, non si puó assicurare che non ci saranno mai inconvenienti legati ai servizi basici e Pianeta Gaia non puó esserne ritenuta responsabile.
Cibo
La cucina etiopica si basa su una focaccia di un cereale locale, chiamato teff , l’injera, servita con varie salse di carne e di verdure. Nei ristoranti degli alberghi si servono pietanze internazionali.
Vaccinazioni
Non sono previste vaccinazioni obbligatorie, è prudente la profilassi antimalarica per chi si reca nelle regioni del sud e dell’ovest. Consigliamo tutti i partecipanti a chiedere sempre informazioni presso l'Ufficio di Igiene di competenza della propria zona
Clima
Sebbene anche in Etiopia si comincino a notare gli effetti del cambio climatico, ci sono delle stagioni delle piogge abbastanza definite, che però variano secondo la zona e l’altitudine.
Giugno-agosto: stagione delle grandi piogge nel nord d’Etiopia. Anche se una precipitazione al giorno è molto probabile, soprattutto nel tardo pomeriggio, le visite si possono normalmente portare a termine senza grossi problemi. La visita al parco nazionale delle montagne di Simien è l’unica tappa sconsigliata. Nel sud ci possono essere precipitazioni episodiche, ma non lunghe né troppo intense.
Aprile-maggio: stagione delle grandi piogge nel Sud, valle del rift e valle dell’Omo. La percorribilità di alcune strade puó essere preclusa.
Campi
Dove necessario il nostro corrispondente fornisce tende iglòo Ferrino, Nova o Bertoni, materassino e copri-materassino, tenda doccia, inoltre tavolini e sedie da campeggio. Non fornisce il sacco a pelo. Durante le spedizioni, vengono dati pasti freddi a mezzogiorno e pasti caldi la sera preparati dal cuoco dell’organizzazione. L’acqua è purificata o minerale.
Pagamenti per Foto e Donazioni
E’ sempre consigliabile chiedere il permesso per scattare una foto. In alcune località del paese, specialmente tra le tribú del sud, viene chiesto un compenso ad ogni foto scattata e questo va contrattato con l’interessato.
Consigliamo vivamente però di non dare compensi in denaro dove non vengono chiesti e di non regalare oggetti, caramelle ai bambini per strada e nelle campagne, per non turbare la loro vita quotidiana ( spesso infatti lasciano le loro occupazioni quotidiane e la scuola per correre dietro ai turisti) Affidarsi alla guida per lasciare donazioni e altro alle scuole o ad altri enti.
Si possono fotografare in genere le celebrazioni della chiesa etiopica copta, ma riteniamo che vada mantenuta in ogni caso una distanza di rispetto. Questo vale anche per le celebrazioni musulmane.
Non si possono organizzare celebrazioni tribali, e quindi il visitatore potrà assiste solo a quelle spontanee incontrate casualmente.
Mance
In Etiopia aspettare una mancia per un servizio prestato è un abitudine radicata, ma è molto consigliabile seguire un criterio nella proporzione in cui si da il compenso, perchè questo influenzerà poi il trattamento e le aspettative verso turisti che verrano dopo di voi.
Consigliamo di consultare la guida per il compenso da dare per ogni piccolo servizio che viene prestato, come facchini, camerieri e simili. Nel caso di gruppi grandi è piú facile raccogliere una certa quantità di denaro da dare alla guida perché se ne occupi
Abbigliamento
Abbigliamento pratico e leggero e scarpe comode, cappello e occhiali da sole. Qualcosa di pesante per la sera e una giacca impermeabile. Si consiglia calzini di riserva da mettersi nelle chiese, in cui è obbligatorio togliersi le scarpe per entrare. Si consiglia di entrare nelle chiese con abbigliamento adatto, specie durante le funzioni.
E’ utile portarsi una piccola torcia sia per il campeggio e sia per vedere meglio i dipinti nelle chiese spesso poco illuminate.
A partire da 2.500 €
Un viaggio alla scoperta delle gemme più preziose dell’Etiopia tra cultura religiosa, emozioni pure al cospetto di una natura estrema, arte rupestre. Laghi di sale bianchi come il ghiaccio, vulcani dalle fosche eruzioni, colate di lava nera, bacini dove i minerali affiorano formando pozze multicolori, tutto questo è la Dancalia, dove le temperature in estate sfiorano i 50 gradi. L’unico popolo capace di vivere qui sono i pastori nomadi, che commerciano il sale estratto nella Piana del Sale. Nella lingua dei nomadi Afar, la parola “afar” vuol dire libero, e la sensazione di libertà sarà solo una delle grandi emozioni che questo itinerario impegnativo può offrire.
FB = Pensione completa
Partenza con vlo di linea da Mialno Malpensa (possibili partenze da altri aeroporti). Pasti e pernottamenti a bordo
Arrivo ad Addis Abeba di prima mattina. Pratiche di sbarco, formalità di ingresso (visto) e doganali. All’uscita incontro con la guida e trasferimento per la prima colazione.
Addis Abeba
Si trova ad un’altitudine di 2355 e gode di un clima più mite rispetto il resto del paese. Per questa ragione la Regina Taytu moglie dell’Imperatore Menelik, la scelse come sede della residenza imperiale. Il nome della città in amharico significa "nuovo fiore" ed è una delle più belle città dell’Africa. Occupata nel 1936 dalle truppe italiane, divenne capitale dell'Africa Orientale Italiana per venire poi liberata nel 1941 dall'esercito britannico. Il periodo dell’occupazione italiana ha lasciato un segno distintivo visibile ancora oggi, soprattutto per quanto riguarda l’urbanistica. Lo sviluppo degli ultimi anni e la volontà politica di imporsi come punto di riferimento nei dialoghi internazionali, ha fatto sì che oggi Addis Abeba ospiti più di 120 missioni e ambasciate internazionali. E’ un importantissimo centro diplomatico a livello internazionale, in particolare per quanto riguarda le tematiche concernenti l'Africa. È sede dell'Unione Africana e dell'ECA, la Commissione economica dell'ONU per l'Africa. Qui si trovano anche le sedi dell'arcivescovo cattolico e del patriarca copto. Visite previste: museo nazionale, museo etnografico, zona di Piazza e Merkato, cattedrale di San Giorgio.
Al mattino si farà la conoscenza degli autisti che saranno compagni di viaggio per tutto il tour. Partenza in direzione nord-est con meta Sembete. Sosta perla visita all’interessante mercato domenicale, dove convergono le diverse etnie, come ad esempio gli Oromo, gli Afar e gli Amhara, che qui si incontrano per barattare o vendere qualsiasi tipo di merce. Quindi proseguimento del viaggio entrando nella regione di Wollo, di cui era originario l’ultimo negus etiope Haile Salassie. La zona è abitata dall’etnia Amhara ed Oromo.
Arrivo in serata a Kombolcha Sistemazione in albergo cena e pernottamento.
Partenza percorrendo la strada che con direzione est inizia la sua discesa verso la Rift Valley e più precisamente nella depressione della Dancalia.
Arrivo a Bati dove il lunedì viene allestito un incredibile grande mercato, che occupa un’intera collina ed è il secondo d’Etiopia, punto d’incontro delle genti Afar e Oromo. Gli Afar sono pastori nomadi, allevatori di dromedari e capre, nonché dediti al commercio del sale che estraggono nella piana della Dancalia. Sono loro i “padroni” della Dancalia.
Nel pomeriggio il viaggio prosegue in direzione di Samera, quindi Alalo Bet dove si potranno vedere alcune formazioni di gayser.
Al mattino, dopo aver smontato il campo, partenza per Asayta, antica residenza del sultanato Afar di Aussa, Dopo una lenta decadenza, questa piccola città-paese sta conoscendo una rinascita grazie alla coltivazione della canna da zucchero. Sarà una bella visita panoramica grazie anche alla posizione che si affaccia sulla fertile piana del fiume Awash. Unico monumento degno di segnalazione è la vecchia moschea.
Il viaggio prosegue verso il Lago Afrera (112 metri sotto il livello del mare), nel cuore della depressione dancala. Il deserto della Dancalia si trova nel punto d’incontro tra le tre spaccature tettoniche: il Mar Rosso, l’Oceano Indiano e la Grande Rift Valley. Il continente africano si sta allontanando dalla penisola arabica di qualche centimetro all’anno e, nel contempo, spaccando lungo la Rift Valley con la velocità di qualche millimetro all’anno. Proseguimento verso il vulcano Erta Ale campo alla base.
La mattina cominceremo il trekking in direzione del vulcano Erta Ale “monte che fuma”, ultimo di una catena di vulcani che occupano la parte centrale della depressione dancala.
L'Erta Ale è un fenomeno straordinario, uno dei pochi vulcani al mondo ad avere una caldera a cielo aperto: un vero paradiso per i vulcanologi. Posta su una dorsale parallela al Mar Rosso, tutta la zona è interessata da fenomeni di vulcanesimo, legati appunto al Rift del Mar Rosso.
La camminata dura mediamente dalle 3 alle 4 ore, con un dislivello che non supera i 500 metri. Muniti di torce e bottigliette d’acqua, l’ascesa sarà un momento indimenticabile per il paesaggio dalla bellezza aspra e desolata.
Arrivati alla sommità, dopo aver sistemato l’occorrente,, scenderemo all’interno della caldera
Passeremo la giornata sulla cima del vulcano, riparandosi nelle ore più calde nelle capanne afar. Al tramonto torneremo al campo base.
Nota: la situazione del vulcano è in continuo cambiamento, il lago di lava principale (il cratere sud) da qualche mese è sprofondato e si vede solo qualche bagliore e fumo bianco, ma in questi ultimi anni è emerso e scomparsa più volte. Per tale motivo abbiamo prevsto la di poter passare un'intera giornata sul vulcano, in modo da poterci muovere e raggiungere eventuali altre bocche che possono comparire e scomparire
Al mattino coglieremo l’opportunità per un ultimo sguardo dentro la caldera, quindi si inizierà la discesa verso il campo base dove ci attende una buona colazione calda.
Dopo esserci rifocillati si proseguirà il viaggio in direzione nord verso la piana del sale. La pista passa per una piana alluvionale alla cui destra si trova la catena di vulcani di cui Erta Ale è quello più a sud, e nella stagione delle piogge si allaga lasciando dei pascoli verdi. E’ un deserto duro e inospitale dove l’unica presenza umana è data dalla tenacia che contraddistingue il popolo Afar.
Arrivo in serata nel villaggio di Assobole . Allestimento del campo e pernottamento
Quasi all’estremità nord della depressione Dancala la piana del sale si estende fino al confine con l’Eritrea. Le carovane di dromedari e muli arrivano ogni giorno dall’altopiano etiopico per tornare la sera con carichi di lastre di sale. E’ un lavoro duro, ai limiti della sopportazione, ma per molti è l’unica fonte di guadagno. Prima dell’alba i cammellieri insieme con i tagliatori mettono in fila gli animali ed iniziano il lento cammino lungo anche 20/25 chilometri per raggiungere la zona dell’estrazione. Il lavoro dura tutta la giornata e quando il sole inizia a tramontare, dal villaggio si vedono le prime ombre del cordone umano che rientra ad Ahmed, lascia il suo pedaggio per poi proseguire il cammino verso l’altopiano.
La mattinata sarà spesa ad osservare il lavoro dei tagliatori.
Nel pomeriggio partenza per la collina di Dallol, “collina degli spiriti” che, cosa davvero sorprendente, in realtà è un vulcano completamente costituito di sale che si eleva per circa 50 metri sopra la crosta della piana ed ha avuto origine in seguito all’esplosione di una camera magmatica nella profondità della terra. Il vulcano Dallol è considerato il luogo più caldo del pianeta con temperature medie di 35°C. Tutta la zona è interessata da fenomeni di vulcanismo secondario con geyser e pozze multicolori che variano continuamente a seconda delle piogge. In questa visita pomeridiana si vedranno “le colonne o camini di Dallol” ed i “giardini di fiori di sale”, bizzarre formazioni di minerali cristallizzati lavorati dall’acqua. L’esplorazione del deserto ci porterà fino ad Assa Ale, un monte formato da sali di magnesio. Questo è il punto più profondo della depressione della Dancalia Etiopica, - 120 mt slm.
Passaggio sulle sponde del Lago Karoum, il lago mobile della Piana del Sale.
Nel tardo pomeriggio arrivo ad Assobole, piccolo villaggio alla fine del fiume Saba e porta di accesso al canyon il cui greto è l’unica strada percorribile dalle carovane che trasportano il sale fino all’altopiano. Allestimento del campo e pernottamento
Prima dell’alba le carovane iniziano nuovamente il cammino risalendo il canyon per raggiungere l’altopiano.
Partenza a piedi per un trekking lento e facile nel canyon del fiume Saba. Il livello del fiume è molto basso in questa stagione (caviglie) ed i piccoli guadi saranno una piacevole e fresca alternativa all’assolato terreno di pietrisco. Una bellissima esperienza che, oltre a regalare scorci e panorami inconsueti, potrà riservare la sorpresa di incontri con piccole carovane lungo il cammino.
Con un poco di fortuna si potranno incontrare i carovanieri che, nel trasportare le mattonelle di sale dalla piana ai monti del Tigray, preparano il loro pane “la Bargutta” che viene cotto sulle pietre.
Sosta nella località conosciuta come Forte, antico luogo di guardia degli italiani e dei gendarmi frontalieri di Selassiè. Nel tardo pomeriggio si raggiungerà il villaggio di Melabiday dove le carovane sostano per accedere al pozzo ricco di acqua buona.
Gli autisti che ci avranno preceduto ci faranno trovare al nostro arrivo il campo già montato e con la cena pronta: un’accoglienza calda e ristoratrice. Ultima notte di pernottamento nelle tende.
Al mattino partenza con i veicoli per Beraile con sosta al mercato del sale, l’ultimo tassello del percorso delle carovane. Da qui si inizierà la salita percorrendo un dislivello di circa 1000 metri per raggiungere l’acrocoro etiopico nella regione del Tigrai.
Sistemazione in lodge zona Wukro / Gheralta e pernottamento.
Queste due giornate saranno dedicate alla visita dell’amba Gheralta e di alcune delle sue chiese rupestri, un magnifico museo a cielo aperto immerso in un paesaggio desertico dall’aspetto fiabesco.
Sono 120 le chiese ed i monasteri rupestri risalenti al XV e XVI secolo nascosti fra pareti rocciose e montagne. Si tratta di strutture semi-monolitiche, normalmente costruite utilizzando grotte preesistenti. Al loro interno ci sono affreschi, colonne con bellissimi capitelli, soffitti e cupole riccamente decorati, oltre a tesori di arte ecclesiastica di inestimabile valore. La bellezza degli affreschi, in uno stile che si potrebbe definire naïf, colpisce per i colori accesi e l’accuratezza dei dettagli. Inserite in un contesto naturalistico di estremo interesse e pregio, la maggior parte di queste chiese si raggiunge a piedi con un tragitto che può durare al massimo un paio d’ore, piacevoli passeggiate che arricchiranno ancor di più la permanenza a Gheralta.
Al mattino partenza per il caratteristico mercato di Hawsien che si tiene ogni mercoledì. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio partenza per il trasferimento all’aeroporto di Makallè in tempo utile per le pratiche di imbarco sul volo per Addis Abeba, quindi il volo in coincidenza per il rientro in Italia, pasti e pernottamento a bordo.
Ad Addis Abeba, abbiamo previsto una camra in day-use presso l'Axum Hotel (o similre) fino alle 19:00
Arrivo, sbarco e termine del viaggio
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