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La giornata in motoslitta
Il giorno successivo, il nostro programma prevede un'escursione verso la cost est. Si tratta di una delle escursioni in motoslitta più lunghe; oltre 200 km attraverso lunghissime vallate e alcuni passi per raggiungere la costa est, abitata da orsi polari e foche lungo il pack. Partenza alle 8:30 e trasferimento alla sede della compagnia di snowmobile. Con un breve briefing ci viene spiegato come comportarci alla guida dei nostri mezzi e poi ci trasferiamo nella sala degli indumenti. Siamo già tutti equipaggiati con le nostre tute da sci, ma il consiglio della nostra guida è quello di sostituire, o meglio aggiungere ai nostri indumenti, le loro tute. In pratica si tratta di tute simili a quelle usate nelle celle frigorifere, grandi, ingombranti, ma veramente calde. Oltre a questo veniamo equipaggiati di scarpe Sorel canadesi - caldissime -, casco, muffole e maschera da sci. All'uscita, dopo aver firmato una doverosa manleva di responsabilità per eventuali incidenti, ci vengono consegnate le motoslitte, con una breve spiegazioni dei principali comandi e poi la partenza!
Partenza per la giornata con le motoslitte - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
Tutte le motoslitte hanno manopole riscadate, così come è riscaldato il pulsante dell'accerelatore che si schiaccia col pollice. La guida è facile, assomiglia un po' a quella con i quad e dopo pochi kilometri siamo tutti a nostro agio; è il momento in cui la guida ci spiega che dobbiamo accelerare i tempi. È necessario mantenere un'andatura media di 50/60 km/h. Particolare di non poco conto, le nostre guide viaggiano con una carabina al seguito e le loro motoslistte, come tutte quelle del luogo salvo le turistiche, sono equipaggiate con un portafucile. Segnale che gli orsi ci sono e si possono incontrare. La prima parte del viaggio scorre velocemente, poi dopo circa un'ora il tempo comincia a peggiorare e arrivano le nuvole. Attraversiamo un passo con alcuni zone in cui il ghiaccio è fragile e le guide si raccomandano di seguire assolutamente le tracce fatte da loro.
Come astronauti sulla Luna - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
Il tempo non migliora e dopo circa tre ore arriviamo sulla costa orientale, in vista del pack e del mare. Ci fermiamo prima di arrivare sulla costa. Le guide caricano le carabine e una scende lungo il pack armata, per verificare che non vi siano orsi nelle vicinanze, magari nascosti dietro qualche roccia. Dopo pochi minuti torna e tutti possiamo scendere. Il tempo purtroppo non è dalla nostra parte, è nuvoloso e fa un freddo della forca. Avvistiamo anche un orso, ma è un puntino in lontananza. Forse è meglio così. A questo punto è ora di pranzo e le guide sfoderano le famose razioni k, ovvero delle bustine di pastasciutta o carne liofilizzate, si aprono e si riempono fino a metà con l'acqua calda dei termos. Scrollatina, qualche minuto di attesa e il pranzo è servito... Meglio di MasterChef!
Lungo il pack è necessario avere sempre il colpo in canna - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
Partiamo per il ritorno e dopo circa 45 minuti di viaggio, la fortuna torna a sorriderci. Dalle nubi comincia a sbucare il sole che arriva velocemente. Il mondo attorno a noi cambia completamente regalandoci un panorama sublime. Viaggiamo in mezzo a vallate lunghissime, circondati da magnifici massicci montuosi completamente piatti.
Il sole sta ritornando - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
Verso metà della strada di ritorno facciamo una deviazione e arriviamo lungo un'ansa, dove sorge un piccolo rifugio, lungo il mare ghiacciato. Troviamo alcuni altri escursionisti che viaggiano con gli sci da alpinisno oppure con le slitte trainati dai cani. Incredibile! Il freddo è intenso, ma il sole che sta calando ci regala una luce incredibile.
La luce radente di fine giornata - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
continua...
ESPERTO: Africa, Usa & Canada, Australia & Nuova Zelanda, Arabia Saudita, Scandinavia
Gianni PAROLA