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Isole Faroe: La remota Suduroy

Piccola guida a questa poco conosciuta isola

Suduroy è l'isola più meridionale e remota dell'arcipelago delle Faroe e per questo motivo non sono moltissimi i turisti che la includono nei loro itinerari. Per raggiungerla occorrono un paio d'ore di navigazione col traghetto Smyril che parte dal porto della capitale faroese Torshavn per approdare al porto di Tvøroyri: di norma la navigazione è abbastanza tranquilla sia perché il lato orientale dell'arcipelago è quello meno esposto agli impetuosi venti provenienti da ovest e sia per le dimensioni decisamente considerevoli della nave in questione, di quasi 140 metri. A bordo è attrezzata come una nave da crociera, con tanto di ristorante self-service e cafeteria, dove poter trascorrere in tranquillità il tempo dello spostamento.

 

Una delle scogliere dell'isola

 

I siti più interessanti da visitare sono fondamentalmente tre: il faro di Akraberg innalzato sull'estremità meridionale dell'isola, rivolta verso l'Europa; le non distanti scogliere di Beinisvord e, completamente dall'altra parte dell'isola, le scogliere con il grandioso faraglione di Asmundarstakkur. La nostra visita - a bordo del nostro minivan che ci ha concesso di poter variare l'itinerario in corsa ma esistono anche dei bus locali - ha dovuto, come spesso capita in queste stupende ma selvagge isole, far fronte a condizioni climatiche non ideali. Il primo sito che abbiamo visitato è stato quello del faro di Akraberg, che abbiamo potuto raggiungere facilmente ma che, causa una fitta nebbia, non ci ha permesso di godere del grandioso paesaggio visibile nelle belle giornate.

 

L'appuntito faraglione di Asmundarstakkur e le contigue scogliere

 

Abbiamo quindi deciso, invece di provare a vedere le non distanti scogliere di Beinisvord - nel timore che fossero assoggettate alla stessa impenetrabile foschia - di dirigerci a nord, per vedere il terzo sito della nostra lista. L'idea è stata premiata dal successo, con il faraglione e le circostanti scogliere perfettamente illuminate dal sole per tutto il trekking - non difficile, di circa 45' su un terreno erboso irregolare - necessario per raggiungere il view point più vicino. Si sarebbe potuto salire fino in cima alla scogliera di fronte, raggiungibile attraversando un ardito ponticello sospeso, ma era coperta di nebbia.

 

Le scogliere di Beinisvord avvolte dalla nebbia

 

Siamo quindi tornati a sud, sperando che le condizioni climatiche fossero migliorate. Titubanti perché continuamente avvolti dalla foschia, abbiamo raggiunto il punto da cui raggiungere a piedi le scogliere di Beinisvord e, come per incanto, 50 metri prima delle stesse, la nebbia è scomparsa per lasciare il posto a un bel sole. Anzi, la nebbia scendeva dalle scogliere come una cascata al rallentatore, aggiungendo un tocco di magia a tutta la scena. Sorprendenti Faroer, mai farsi scoraggiare dal clima! Rinfrancanti dalla vista delle scogliere, abbiamo riprovato al faro di Akraberg, ma evidentemente la nebbia vi aveva messo radici per tutta la giornata. Siamo comunque tornati a prendere il traghetto con la soddisfazione di aver potuto ammirare due dei siti più belli e meno visitati di questo arcpielago pieno di meraviglie.

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