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I Monti Rwenzori sono la piu’ grande catena montuosa in Africa, comprendente ben sei monti con cime che si innalzano oltre i 4.500 metri di altitudine: Monte Stanley, Monte Speke, Monte Baker, Monte Gessi , Monte Emin Pasha e Monte Luigi di Savoia.Questo viaggio è perfetto per vedere i gorilla da vicino ma non mancano animali di grande taglia e i felini.
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per persona
data | n.volo | origine | destinazione | partenza | arrivo |
---|---|---|---|---|---|
ET 703 | Milano Malpensa | Addis Abeba-Bole | 21:15 | 06:45 (+1) | |
ET 355 | Addis Abeba-Bole | Entebbe | 10:10 | 12:15 | |
ET 335 | Entebbe | Addis Abeba-Bole | 18:45 | 20:50 | |
ET 726 | Addis Abeba-Bole | Milano Malpensa | 23:10 | 05:25 (+1) |
Itinerario suggerito. Possibilità di partenza dai principali aeroporti italiani.
città | hotel | n. notti | camera | trattamento |
---|---|---|---|---|
Kampala | Metropole Hotel o similare | 1 | BB | |
Monti Rwenzori | Trekkers Camp Base | 1 | FB | |
Monti Rwenzori | Sine Camp | 1 | FB | |
Monti Rwenzori | Mutinda Camp | 1 | FB | |
Monti Rwenzori | Bugata Camp | 1 | FB | |
Monti Rwenzori | Hunwick’s Camp | 1 | FB | |
Monti Rwenzori | Margherita Camp | 1 | FB | |
Monti Rwenzori | Hunwick’s Camp | 1 | FB | |
Monte Rwenzori | Kiharo Camp | 1 | FB | |
Nyakalenjija | Lodge Bellavista | 1 | FB |
Prima della sottoscrizione del contratto il viaggiatore è tenuto a leggere il DIP (documento Informativo Precontrattuale) e le condizioni generali di assicurazione, scaricabili al seguente LINK. In alternativa può richiederne copia all’agenzia.
È possibile e sempre consigliato estendere i massimali medici
Linee guida per la preparazione al trekking:
Equipaggiamento richiesto per il circuito centrale: zaino, sacco a pelo per basse temperature e stuoia, stivali di gomma, pantaloni a prova d’acqua, poncho o giacca per la pioggia, giacca pesante, guanti, sciarpa e berretto, maglione, torcia.
Equipaggiamento extra richiesto per scalare la vetta Margherita: ramponi, guanti da neve, occhiali da neve, scarponi da trekking, imbragatura, corda e piccozza.
Noi procuriamo: cibo, cuoco, fornello, posate e il necessario per cucinare. Si ricorda che nel calcolo dei 25 Kg a persona per il bagaglio si include anche il cibo, che mediamente può essere intorno ai 10 kg per persona.
Che cosa potrai noleggiare in Uganda: Gran parte dell’equipaggiamento può essere noleggiato al magazzino presso gli uffici del parco. Ad ogni modo vi suggeriamo di farci sapere con anticipo che tipo di equipaggiamento vorreste noleggiare sul posto o acquistare in Uganda, in modo che possiamo verificarne la disponibilità. Richiedici inoltre le tariffe del noleggio.
Trekking nel Circuito Centrale Il modo migliore per esplorare i monti Rwenzori è quello di intraprendere il cosiddetto percorso del "Circuito Centrale". Questo ha inizio presso il villaggio di Nyakalengija, dove si trovano gli uffici del Parco Nazionale. Prosegue lungo la valle del fiume Mobuku e gira attorno al Monte Baker, dove si trova la deviazione per la salita finale sul Monte Stanley alla cima Magherita. Il percorso attraversa cinque zone differenti: dalla foresta di montagna alla foresta di bamboo, la zona alpina fino ai ghiacciai del Stanley. L'altitudine varia da 2.800 a 3.500 metri di dislivello se si considera la vetta Margherita. L’itinerario richiede almeno 6 giorni e 5 notti, aggiungendo un altro giorno per ciascuno dei picchi che si vorrebbe scalare (Margherita, Edward, Luigi di Savoia o altri). E' importante il rispetto delle norme di acclimatizzazione per evitare la malattia dell'altitudine. Lungo il percorso sono localizzati dei piccoli rifugi, abbastanza modesti nel comfort, ma provvisti di letti con materasso e acqua da bere.
Il periodo migliore per scalare il Rwenzori Nonostante i cambiamenti climatici in corsoabbiano reso le stagioni più variabili, rimane consuetudine suggerire di scalare il Rwenzori durante la stagione secca, ovvero tra Dicembre e Marzo, tra Giugno e Luglio, tra Settembre e Ottobre.
Sei preparato per la scalata? Il trekking e la scalata del Rwenzori per quanto non sia difficile da un punto di vista tecnico per alpinisti allenati, tuttavia presenta una serie di sfide. Il percorso è lungo e impegnativo, dato che dura fino a 7 giorni. Richiede capacità di resistenza e preparazione fisica, almeno un po' di allenamento fatto per tempo. A parte questo, il trekking non richiede un equipaggiamento altamente specializzato, soprattutto scarponi da trekking o meglio ancora stivali dato che gran parte del percorso ha natura acquitrinosa, i cosiddetti "bogs". Solo nell'ultimo tratto della vetta Margherita si trova il ghiacciaio e si richiede l'uso di corda e ramponi.
Visto di entrata:
Uganda: il visto d’ingresso in Uganda viene rilasciato all’aeroporto Internazionale di Entebbe presentando l’autorizzazione al visto che si ottiene facendo richiesta online sul sito internet del Ministero dell’Interno al seguente link: https://visas.immigration.go.ug/. E’ possibile anche effettuare il pagamento on-line. Occorre avere un passaporto valido per oltre sei mesi e senza bisogno di fototessere. Il costo del visto è di USD 50 (prezzo soggetto a variazioni da parte del Governo senza preavviso)
Nel caso il viaggio includa il Rwanda e/o il Kenya e/o l’Uganda, è possibile richiedere il visto dell’Africa dell’Est al prezzo di USD 100. Se l’ingresso è in Kenya o in Uganda, occorre farne richiesta on-line.
Il clima
L’Uganda gode generalmente di condizioni climatiche miti, grazie alla sua altezza sul livello del mare, per cui le temperature medie variano tra i 20 e 25 gradi e normalmente le temperature non sono mai troppo elevate. Ci sono due stagioni delle piogge durante l’anno, ovvero tra Novembre e Dicembre e tra Aprile e Maggio.
Il turismo e il gorilla tracking in Uganda e in Rwanda sono raccomandati per tutto il periodo dell’anno, per quanto le stagioni secche siano preferibili soprattutto riguardo le condizioni delle strade. I mesi migliori per visitare il paese sono dicembre, gennaio, febbraio e luglio dove la media della pioggia è di circa 70 mm mese; agosto rimane comunque un buon mese. I periodi in cui le piogge sono più intense sono marzo-maggio e settembre-novembre.
Da tenere presente che il trekking si svolge in montagna ad un’altezza di 1500/2000 mt e le temperature scendono parecchio la notte e possono arrivare a 7°/10° . Portatevi sempre un pile e una maglietta termica che occupa poco spazio, ma può essere d’aiuto se fa freddo.
Moneta locale e uso della carta di credito
Uganda: si consiglia di usare la moneta locale, lo scellino ugandese, per effettuare spese personali. Pertanto si consiglia all’arrivo di cambiare Euro, Dollari Americani o Sterline inglesi soprattutto dagli uffici di cambio in centro a Kampala, dove godrai dei migliori tassi di cambio. Prima di viaggiare è raccomandabile di verificare l’attuale tasso di cambio.
Rwanda la moneta in uso è il Franco Ruandese, che si può cambiare direttamente a Kigali o alle frontiere.
L’uso delle carte di credito e i relativi servizi non sono molto sviluppati in entrambe i Paesi e le commissioni sulle transazioni arrivano al 5%. Inoltre, solo le carte VISA vengono accettate comunemente, mentre più raramente si accettano le Mastercard o American Express. I pagamenti sono effettuati soprattutto in contanti e si potrà prelevare dal bancomat una quantità giornaliera limitata.
Se si viaggia con Dollari Americani, occorre portare con sé banconote non precedenti l’anno 2009 altrimenti non verrebbero accettate; inoltre, le banconote minori di USD 50 vengono cambiate a un tasso più basso.
Strade
Le strade in Uganda sono ancora in povere condizioni, soprattutto quelle che collegano tra loro i parchi nazionali, nonostante molti lavori di miglioramento siano in corso e in programma. Kampala è collegata alle altre città in Uganda con strade asfaltate. Per viaggiare si richiedono veicoli 4x4 in buone condizioni. E’ importante sapere che un viaggio in Uganda comporta anche lunghi trasferimenti attraverso strade difficili e non asfaltate.
Le strade in Rwanda sono generalmente in buone condizioni e asfaltate, eccetto la strada lungo il Lago Kivu tra Gisenyi, Kibuye e Cyangugu. Mentre la guida in Uganda è sulla sinistra all’inglese, in Rwanda si guida sulla destra.
I bagagli
Si consiglia di viaggiare con poche valige, meglio borsoni morbidi o al massimo semirigidi, considerando che gran parte del tempo si viaggia a bordo dei veicoli per I trasferimenti. Si raccomanda inoltre di portare con sé nel bagaglio a mano il necessario per il primo giorno, anche nell’eventualità di ritardi nella consegna dei bagagli all’arrivo.
Disposizioni sanitarie
Per viaggiare in Uganda e Rwanda è necessario fare la vaccinazione contro la febbre gialla. La malaria è presente soprattutto nelle zone più basse di altitudine, quali Kampala, il Lago Vittoria, il Lago Mburo. Pertanto la profilassi antimalarica è per noi una prassi da seguire. A questo proposito è altamente consigliato recarsi presso l’Ufficio d’Igiene della propria città per verificare le condizioni aggiornate della malaria e farsi consigliare sui vaccini da
Si consiglia di portare i repellenti contro le zanzare e vestiti lunghi per la sera. Normalmente ci sono le reti antizanzare negli hotels e nei lodge. E' sempre consigliato rivolgersi al proprio Ufficio di Igiene per avere le informazioni aggiornate sulla copertura vaccinale consigliata.
E’ buona norma portare con sé le medicine di prima necessità utili al viaggio. In ogni caso lungo il percorso sarà possibile avere accesso a cliniche e farmacie qualora ce ne fosse bisogno.Si consiglia di viaggiare proteggendosi con repellenti contro le zanzare e di indossare vestiti lunghi la sera. Nei lodge e hotels sono presenti zanzariere. La malaria è presente soprattutto nelle zone con bassa altitudine, come Kampala, il Lago Vittoria e il Lago Mburo. E’ consigliato il Malarone come profilassi contro la malaria.
Cucina
Gli hotels e lodge turistici in Uganda servono cibo di qualità standard e a base di riso, carne, pesce o vegetariano. La cosiddetta “cucina continentale” si ispira soprattutto a quella Britannica. La cucina Mediterranea, con olio d’oliva o pane, non è comune, a parte alcuni ristoranti internazionali a Kampala e alcuni lodge.
In Rwanda la cucina è variabile tra quella continentale e un’ispirazione alla cucina franco-belga.
In generale, in questi Paesi si mangia cibo leggero, non speziato. E molto difficile trovare la frutta negli hotel. Approfittate di acquistare la frutta di stagione lungo la strada del vostro percorso quando vi viene offerta l’opportunità.
Hotels
Categoria: occorre tenere presente che il livello del servizio negli hotels e nei lodge varia molto tra il livello base, quello comfort e quello upmarket. In ogni caso lo standard dei servizi in questa zona dell’Africa difficilmente si potrà paragonare a quello di altre regioni più sviluppate, per cui si raccomanda pazienza durante l’erogazione dei servizi.
La ristorazione, l’erogazione di acqua calda e di elettricità potrebbe avere delle limitazioni, molti lodge sono alimentati da generatori o pannelli solari.
Corrente elettrica: l’erogazione della corrente elettrica avviene spesso con i generatori o pannelli elettrici e in alcuni lodge può essere sospesa la sera. Si raccomanda di portare una pila da minatore
Acqua calda: anch’essa dipende da generatori o pannelli elettrici fotovoltaici e a volte non è immediatamente disponibile, oppure, se si verifica un guasto ai generatori, potrebbe non esserci o essere parziale. Sono casi che non si verificano spesso, ma è bene tenerlo presente. In questi luoghi reperire un semplice pezzo di ricambio che da noi si trova dal ferramenta sotto casa, può richiedere giorni.
Phoen: si consiglia di portare il proprio asciugacapelli, perché spesso, nei lodge non si trovano, oppure ne hanno a disposizione uno o due per tutte le camere. è bene chiedere sempre in reception se è possibile utilizzarlo; in alcuni casi l’uso contemporaneo di più apparecchi potrebbe causare dei cali di tensione
Bagnoschiuma: E’ bene portare con se shampoo e bagnoschiuma, perché non sempre sono presenti in camera
African Time: bisogna essere pazienti perché l’erogazione dei servizi è in genere lenta. In Africa il tempo scorre più lentamente e il nostro modo di vista è veramente lontano dal nostro; insomma anche questo aspetto è parte del viaggio ed esserne consapevoli permetterà di apprezzare ancora di più un paese straordinario
Acqua da bere: è bene sapere che molti lodge per combattere l’uso della plastica forniscono ai pasti acqua in caraffa che è stata filtrata. E’ importane portare con se una borraccia per l’acqua. Per combattere il grosso problema della plastica si cerca di ridurre al minimo l’uso di bottigliette di plastica
Mascherina chirurgica: è bene portane una anche leggera per il trekking dei gorilla e degli scimpanzé.§
Comunicazioni e internet
Si ricorda che la maggior parte dei luoghi raggiunti lungo gli itinerari in Uganda e Rwanda sono coperti da rete telefonica attraverso i servizi degli operatori locali. In Uganda ci sono tre principali operatori: MTN, Airtel, Uganda Telecom.
Internet WIFI è presente in quasi tutti gli hotels e lodge, sebbene con grossi limiti di velocità e solo nelle aree comuni.
Prese elettriche
Le prese e le spine disponibili in Uganda sono quelle di tipo inglese a tre entrate. Meglio portare con sé l’adattatore necessario. Molti lodge e hotels hanno la corrente attraverso generatori o pannelli solari, per cui talora di notte si possono verificare disconnessioni della corrente, soprattutto nei piccoli lodge e hotels. Si consiglia di avere con sè una torcia, meglio se quelle tipo minatore da mettere in testa per avere le mani libere.
Le prese e le spine in Rwanda sono quelle di tipo europeo, non quelle inglesi.
Altre informazioni
Batterie per videocamera o macchina fotografica e schede sono disponibili nei negozi a Kampala come a Kigali. Eì bene portarne alcune di riserva.
Portare con sé anche la crema a protezione solare, berretto, occhiali da sole, oltre al binocolo per gli avvistamenti nei safari, i repellenti per le zanzare.
Mance
In Uganda e in Rwanda è uso lasciare mance per i servizi ricevuti, come nei paesi anglosassoni. Si consiglia di calcolare queste mance in moneta locale, lo scellino ugandese e il franco ruandese oppure in dollari
Vestiario
Si consiglia di viaggiare con vestiti leggeri e confortevoli, quali magliette, ma senza dimenticare un magione o pile per la sera, specialmente per le zone di Bwindi, il Lago Bunyonyi o Kisoro, il Parco dei Vulcani e di Nyungwe dove le temperature scendono molto durante la notte e le camere non sono riscaldate. In Uganda il trekking dei gorilla si svolge in montagna a circa 2.000 mt. di altezza e la sera le temperature possono scendere anche a 9/10°. Portate sempre con voi una canottiera termica (tipo quelle che si usano per andare a sciare) una felpa e un pile. Indispensabile avere anche una giaccavento o poncho per la pioggia.
Come scarpe vanno bene scarpe leggere durante i trasferimenti in auto. Per i trekking sono invece necessarie scarpe da trekking strutturate e impermeabili. Nella sezione trekking vi forniamo maggiori dettagli. Non dimenticare un berretto con la visiera per il sole e la crema solare.
Da non dimenticare una pila da minatore per potersi muove con le mani libere. Questo serve se viene staccata la corrente di notte, o comunque perché l’illuminazione nelle camere è spesso scarsa.
E’ importante portare con se una borraccia perché per combattere il consumo di plastica nei trasferimenti si predilige spesso avere una tanica di acqua da 5 lt alla quale ognuno attinge Portate con voi anche una mascherina. Potrebbe essere richiesta per il trekking dei gorilla
Droni e telefoni satellitari
Si fa presente che non si possono portare in Uganda droni e telefoni satellitari senza autorizzazione. Si rischia la confisca alla dogana in aeroporto
IL TREKKING DEI GORILLA
L’età minima trekking dei gorilla e degli scimpanzè è 15 anni. Non sono consentite deroghe a tale norma. Una delle attrazioni più belle in Uganda, Rwanda e Congo, è quella del trekking dei gorilla di montagna. Questi sono una specie di primati in via di estinzione i cui esemplari si ritrovano solamente in alcune foreste tropicali pluviali di questa regione dell’Africa equatoriale.
I gorilla di montagna sono stati studiati e avvicinati dalla scienza solo negli ultimi decenni, specialmente grazie all’opera di alcuni primatologi, inclusa la famosissima Dian Fossey (“Gorilla nella nebbia”, 1988). Fossey fu uccisa nel 1985 all’età di 52 anni dopo avere passato anni a sensibilizzare il mondo sulla protezione dei gorilla contro il bracconaggio e il commercio illegale.
Le autorità nazionali per la protezione dei parchi naturalistici hanno avviato attività di familiarizzazione di alcune famiglie di gorilla, in modo da abituarle progressivamente ad accettare la presenza di visitatori. Questa attività, cosiddetta “gorilla tracking”, va prenotata con largo anticipo per assicurarsi il permesso individuale necessario. Si svolge con piccoli gruppi di massimo 8 persone al giorno per ciascuna famiglia. Questo consente di salvaguardare la vita dei primati.
La più recente indagine del 2011 ha rivelato che restano circa 1100 individui di gorilla di montagna. Una parte, ovvero 420 individui, si trovano in Uganda nel Parco Nazionale di Bwindi Impenetrabile, una piccola ma originale foresta tropicale nel Sudovest del Paese. Circa il 40% di questo numero sono stati familiarizzati per ricevere le visite dei turisti, corrispondenti a 13 famiglie in tutto.
Gli altri gorilla di montagna si trovano nell’Area di Conservazione Virunga, che viene divisa tra Uganda, Rwanda e Congo. Al momento ci sono 9 famiglie visitabili dalla parte Rwandese ovvero il Parco dei Vulcani. Nella parte Congolese ci sono oggi 8 famiglie familiarizzate presenti nel 2018 con un numero totale di gorilla di circa 400.
Come preparare il trekking
Il trekking si svolge in piccoli gruppi di massimo 8 persone più la guida e i rangers. Gruppi di numero superiori verranno divisi.
Il safari dei gorilla è un trekking nella foresta tropicale di montagna. Questa si trova ad altitudini sui 2000 metri in media, per cui occorre essere preparati a notti abbastanza fredde con temperatura bassa e condizioni di umidità elevata. La pioggia qui è un fenomeno comune durante tutto l’anno. Non si può stimare il tempo necessario di camminata per raggiungere la famiglia di gorilla assegnata, dato che questo dipende dai liberi spostamenti dei primati. Ad ogni modo occorre essere preparati a un trekking di circa 5/6 ore, talvolta lungo sentieri anche ripidi sulle montagne dove si trovano i gorilla.
Occorre portare con sé gli scarponi da trekking, o scarpe da trekking basse, ma strutturate e impermeabili; sono consigliate in questo caso delle ghette per proteggersi dall’acqua. Pantaloni lunghi e camice con maniche lunghe, giacca leggera per la pioggia o un poncho, guanti di tessuto, tipo da giardiniere (per spostare eventuali rami e lungo il percorso, ma anche per fare migliore presa in caso di strade in salita), zaino per portare acqua e il pranzo al sacco.
In partenza avrete la possibilità di usufruire di un portatore che vi accompagna portando lo zaino. Consigliamo di prenderlo, sia per comodità (più leggeri si è, più ci si gode la giornata), sia perché aiuterete le comunità locali che vivono di turismo. Il portatore vi aiuterà anche durante la camminata a superare alcuni ostacoli quali dislivelli di terreno, salite e discese su/da colline scivolose. Ricordate che una parte del trekking si svolge fuori da sentieri battuti, camminerete nella giungla. Si consiglia di prevedere almeno 1L di acqua a testa.
L’attività è un trekking che si svolge in una foresta tropicale di montagna. Questa si trova ad altitudini sui 2000 metri in media, per cui occorre essere preparati a notti abbastanza fredde con temperature basse e condizioni di umidità elevata. La pioggia qui è un fenomeno comune durante tutto l’anno.
E’ bene ricordare che siamo in mezzo alla natura selvaggia e quindi anche nelle camere è possibile che vi siano dei piccoli insetti. Nel caso di personali difficoltà a camminare è possibile chiedere un servizio di portantina con un costo supplementare
IMPORTANTE: il trekking è consentito alle persone che si trovano in buona salute. I ranger possono impedire alle persone influenzate o comunque non in buona saluta la partecipazione al trekking. I gorilla non hanno difese immunitarie contro le nostre malattie e la trasmissione di questi virus potrebbe essere per loro letale. Il permesso del trekking non è in ogni caso rimborsabile.
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I Monti Rwenzori sono la piu’ grande catena montuosa in Africa, comprendente ben sei monti con cime che si innalzano oltre i 4.500 metri di altitudine: Monte Stanley, Monte Speke, Monte Baker, Monte Gessi , Monte Emin Pasha e Monte Luigi di Savoia.Questo viaggio è perfetto per vedere i gorilla da vicino ma non mancano animali di grande taglia e i felini.
La partenza dall'Italia può essere il giorno stesso oppure quello precedente, a seconda della compagnia aerea prescelta. Arrivo all'aeroporto Internazionale di Entebbe, trasferimento a Kampala. Pernottamento presso l'hotel.
Al mattino dopo la prima colazione si lascia Kampala e si prosegue verso Ovest in direzione Kasese, pranzo durante il trasferimento. All'arrivo incontro con la guide per organizzare il programma del giorno successivo, vi riposerete nella tranquillità dell'atmosfera montana dell'albergo. Cena e pernottamento.
Al Trekkers Hostel Kilembe si trova il campo base ad una altezza di 1.450 metri. Breve riunione con le guide e partenza per il trekking per raggiungere il Sine Camp ad una altitudine di 2596 metri con un dislivello di 1146 metri, lunghezza 9,5 km, circa 5/6 ore di cammino.
Salita al campo Mutinda situato a 3588 metri, con un dislivello di 992 metri. Nel pomeriggio si potrà ammirare da questa altezza un panorama mozzafiato.La sosta è essenziale per riposare ed acclimatarsi e consentirvi di affrontare nei giorni successivi l'impegnativa salita che vi condurrà a raggiungere l'altitudine di 5109 metri. Distanza 6,1 km, circa 6 a 7 ore di cammino.
Salita al campo di Bugata, altezza 4100 metri, superando un dislivello di 512 metri attraverso una valle di incredibile bellezza circondata da bellissime specie di piante, con ruscelli e cascate. Il trekking diventa più duro ed estenuante con le creste ripide, i terreni fangosi e paludosi, i gradoni alti ma le difficoltà sono sicuramente premiate dalla natura unica. Lunghezza del tragitto 8.6 km circa, 4 a 6 ore di cammino.
Partenza per il campo di Hunwick (posto a 3974 metri), salendo attraverso il passo di Bamwanjara (4450 metri) dalla cui posizione si ha un'ottima visuale delle cime principali, quindi il percorso si fa poi in discesa raggiungendo il campo di Hunwick, dove si pernotterà. La distanza è di 8,3 km, circa 6 a 10 ore di cammino.
Arrampicata al campo Margherita situato a 4485 metri, attraversando il fondovalle dominato dal Lago Kitandara splendido con le sue acque profonde e circondato da una rigogliosa vegetazione, si varca poi il passo Scoot Elliot per arrivare finalmente al campo Margherita. Distanza 5.1 km, circa da 3 a 5 ore.
Sveglia alle 2:00, prima colazione e preparazione per arrampicarsi sul Mt Stanley, passando attraverso i suoi ghiacciai fino alla sommità del Monte Margherita ad una altezza di 5109 metri, superando un dislivello di 624m ed una distanza di 3,8 km (circa 5-7 ore), per poi discendere per 8,9 km fino a raggiungere il campo Hunwicks, 3974 metri (circa 4-6 ore) per il pernottamento.
Discesa al campo di Kiharo posto a 3430 metri di altitudine, attraverso il passo di Oliver (4.505 metri). Pernottamento al campo di Kiharo situato in una profonda valle con ripide pareti rocciose e fitta vegetazione. Distanza 15,8 km, da 7 a 10 ore circa di cammino. Pernottamento
Rientro al campo base di Kilembe con un percorso in discesa attraversato da fiumi, con rocce ricoperte di muschio e con fitte foreste. Distanza 14.6 km, circa 7-9 ore. Breve riunione per valutare e condividere le impressioni del viaggio.Tempo a disposizone per rilassarvi.Pernottamento.
Dopo la colazione, si fa rientro a Kampala e si prosegue per l’Aeroporto di Entebbe in tempo per coincidenza con il volo internazionale.
Per chi invece scegliesse di estendere il viaggio, dopo la colazione partenza dal Rwenzori in direzione del Parco Nazionale di Bwindi
Arrivo in Italia. Termine dei servizi
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