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Perché andare in Groenlandia

Piccola guida all'enorme e fredda isola nordamericana

PERCHÉ ANDARE IN GROENLANDIA

La Groenlandia è una terra estrema: è condizionata da un clima polare che in inverno può raggiungere anche i -60°, è ricoperta da una calotta artica che in certi punti raggiunge i 3 km di spessore ed è circondata da acque di non facile navigazione perché spesso costellate di centinaia di iceberg che possono superare anche i 100 metri di altezza. È la regione della Terra che più assomiglia al continente antartico, nonché l'isola non continentale più grande del pianeta. Ma è proprio l'eccezionalità del suo clima a renderla un luogo pressoché unico, come vi spiegheremo bene di seguito. Come se ciò non bastasse, è un punto focale dove scoprire gli effetti del surriscaldamento del pianeta e le conseguenze che porterà sul resto del globo. Insomma, un luogo imperdibile.

 

DIFFICOLTÀ DEL VIAGGIO

Viaggiare in Groenlandia non è per niente semplice, anche perché praticamente non esistono strade tra una città e l'altra: in tutta l'isola vi sono circa 150 km di strada, di cui meno della metà asfaltata, per lo più all'interno delle poche città o nei ristretti dintorni. Allo stesso modo come non esiste un sistema ferroviario né vi sono fiumi navigabili. Gli spostamenti interni, che una volta potevano avvenire solo a piedi o con le slitte trainati dai cani, ora possono avvenire tramite i voli di aerei o elicotteri. Nonostante la frequente presenza di iceberg nelle acque circostanti, da sempre la navigazione è uno dei mezzi preferiti di trasporto, e pertanto i pochi insediamenti sono immancabilmente sulla costa. Il clima impietoso non permette certo lo sfrutttamento agricolo del territorio, con la conseguenza che tutto quello che non viene pescato o cacciato, deve essere importato, con inetivabili ripercussioni sul costo della vita, che è inevitabilmente alto.

 

I giganteschi (e fotogenici) iceberg della Baia di Disko

 

QUANTI GIORNI SERVONO

L'isola della Groenlandia è enorme e divisibile fondamentalmente in 4 aree: il sud e l'ovest sono le parti più abitate e più frequentate dal turismo, l'est che tradizionalmente era meno abitato ultimamente vede qualche arrivo di turisti in più principalmente perché più facilmente raggiungibile dall'Islanda e all'Europa. La regione più remota e selvaggia è il nord, definizione con la quale in realtà si comprende la grande maggioranza dell'estensione dell'isola: in pratica è un gigantesco parco nazionale disabitato, visitabile solo con delle spedizioni artiche. Ciò premesso, visitare più regioni è possibile, il principale problema è dato dall'alto costo dei trasporti interni, ma poiché il tipo di paesaggi ed esperienze possibili non differiscono molto tra di loro, il nostro suggerimento è di dedicarsi ad una, massimo due, regioni. In un settimana è già possibile visitare i siti più significativi, per un'esperienza più completa e che consenta di toccare due regioni diverse, sono necessari almeno 10/12 giorni.

 

IN CHE STAGIONE È MEGLIO ANDARE

La Groenlandia è interessante in tutte le stagioni, perché a seconda del clima si possono vedere e fare cose diverse. Ovviamente le rigidissime temperature invernali costringono a munirsi di abbigliamento adeguato ma danno anche la possibilità di assistere a mirabolanti aurore boreali che, causa il sole di mezzanotte in estate non è possibile ammirare, e a escursioni su slitte trainate dai cani, non possibili con l'assenza di neve che caratterizza buona parte del territorio dell'isola in estate. In compenso in estate, quando i fiordi non sono chiusi nella morsa del ghiaccio e quindi diventano navigabili, la temperature più mite porta i ghiacciai a rilasciare iceberg di tutte le forme e dimensioni, il vero spettacolo offerto da questa terra. Inoltre, i trekking e il kayaking permettono di godere più facilmente di una terra spettacolare, in questo periodo dell'anno molto verde e spesso ricoperta di fiori, e popolata da una fauna terrestre particolare come renne e buoi muschiati e una fauna marina costituita da balenottere e megattere, presenti a queste latitudini tra maggio e settembre. Anche le stagioni intermedie hanno un loro perché, se non altro perché sono quelle dai costi più contenuti. La grandiosa esperienza di camminare sulla calotta artica, essendo perenne, è possibile effettuarla in tutte le stagioni.

 

A CHI PIACERÀ ANDARE IN GROENLANDIA

La Groenlandia non potrà non piacere a chi ama la natura alla sua ennesima potenza: grandiosi paesaggi in cui l'uomo non può che sentirsi piccolo; possibilità di praticare attività come trekking e kayaking nell'ambiente più incontaminato; occasioni di conoscere da vicino gli Inuit, il popolo che ha saputo adattarsi e sopravvivere in questa terra durissima e che tuttora costituisce circa l'80% della popolazione locale. Non è una destinazione per tutte le tasche ma chi ha già visto molta parte di mondo non potrà non subire il fascino di questa terra così diversa da tutto quanto visto in precedenza.

 

Aasiat, un tipico villaggio dalle case colorate

 

I MUST

 

COSTA OVEST: ILULISSAT E LA DISKO BAY

Ilulissat e la Disko Bay che la fronteggia sono il gioiello turistico della Groenlandia. A farla da padrone è il fiordo di Ilulissat, detto anche Kangia fjord, grazie al ghiacciaio Jakobshavn (o Sermeq Kujalleq), - piuttosto remoto e visitabile solo con voli appositi - responsabile della generazione del 10% di tutti gli iceberg della Groenlandia: considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, lo si può ammirare sia da terra con dei trekking di difficoltà variabile, sia navigando in mezzo a pezzi di ghiaccio grandi come cattedrali e larghi come campi di calcio, un'esperienza indimenticabile ancor più se svolta con le cosiddette "crociere di mezzanotte", quando il sole perenne dei mesi estivi dona agli iceberg calde e affascinanti colorazioni. Nelle stesse acque è possibile fare whale watching ravvicinato oppure navigare con dei kayak, assistiti da esperti locali. Una delle destinazioni più interessanti è quella al ghiacciaio Eqi, di cui è possibile ammirare - da distenza di sicurezza - il distacco di enormi pezzi di ghiaccio. Nei dintorni di Ilulissat vi sono interessanti villaggi Inuit, raggiungibili in barca con escursioni giornaliere.

 

COSTA OVEST: KANGERLUSSUAQ

Approfittando del fatto di avere l'aeroporto più importante dell'isola, Kangerlussuaq ha saputo ricavarsi una sua nicchia tra i turisti che vi fanno tappa, magari solo in attesa di proseguire per altre regioni della grande isola. Nei suoi dintorni è possibile visitare il ghiacciao Russell, che offre alla vista un fronte alto 60 metri da cui si staccano gli iceberg, ma probabilmente la visita più interessante della zona è quella che si effettua sulla calotta artica non distante dal ghiacciaio, durante la quale - seguendo le indicazioni di esperte guide locali e forniti di ramponi e racchette - è possibile addentrarsi in un mondo tutto fatto di ghiaccio, caratterizzato da canyon, crepacci, laghetti e piccoli fiumi dall'acqua azzurra e purissima. Nelle zone adiacenti alla piccola città aeroportuale sono possibili trekking e mini-safari nella tundra alla ricerca della fauna selvatica costituita da renne e i temibili buoi muschiati.

 

Nella stagionale invernale si possono ammirare le aurore boreali

 

COSTA OVEST: NUUK

Nuuk è la capitale della Groenlandia: nonostante i circa 18.000 abitanti, non è nemmeno tra le dieci capitali meno popolose del mondo, anzi da sola ospita quasi un terzo degli abitanti di tutta l'isola, ma sicuramente è quella più a nord di tutte, superando di pochi km Reykjavik in Islanda. Benché ufficialmente fondata nel 1728 da un missionario norvegese, l'area ha visto insediamenti molto più antichi da parte di vichingi, norreni e Inuit. La zona circostante si presta per bei trekking e per la visita di isole disabitate. Da Nuuk è raggiungibile via nave il bel villaggio di Maniitsoq, da alcuni definito la "Venezia della Groenlandia" per via del fatto che è stato costruito su un piccolo arcipelago. Le aree circostanti sono piuttosto piatte e quindi ben si prestano per lo sci nordico ed eliskiing in inverno e pesca e whale watching in estate.

 

COSTA SUD: NARSASUAQ

Il sud della Groenlandia è la regione col clima (relativamente) più mite dell'isola ed è caratterizzato da montagne frastagliate e sterminati pascoli sfruttati dagli allevamenti di pecore che costellano i fiordi di questa regione. Vi sono trovano anche alcune coltivazioni, cosa piuttosto rara a queste latitudini e che gli fanno meritare il soprannome di "giardino della Groenlandia", ma da sempre le attività preferite dai locali sono la pesca e la caccia. Anche in questa regione, che di solito viene visitata facendo base nella cittadina di Narsasuaq, sono possibili belle escursioni tra fiordi costellati di iceberg e remote isole dalla natura incontaminata.

 

COSTA EST

La costa orientale della Groenlandia è sempre stata una terra molto remota, almeno fino a quando non è diventato più facile accedervi per via aerea dalla non distante Islanda. Caratterizzata da una calotta artica pressoché onnipresente e da ripide montagne, ospita alcuni dei fiordi più profondi dell'isola e Tasiilaq è la base migliore per chi vuole affrontare spedizioni montane in questi territori inospitali ma affascinanti. Proprio qui sorge la Casa Rossa realizzata oltre 40 anni fa dall'esploratore altoatesino Robert Peroni, per dare lavoro alla comunità Inuit locale travolta dal progresso che, sottoforma di società di pesca danesi dotate di moderni pescherecci, aveva irrimediabilmente minato il loro antico stile di vita, portandoli spesso al suicidio. Una storia incredibile, possibile solo in un luogo altrettanto incredibile, immortalata in uno splendido documentario di recente uscita.

 

Quando la neve copre tutto, ci si sposta con le slitte trainate da cani

 

DA PORTARE CON SÉ:

Ovviamente, dato il clima artico, qualsiasi viaggio in Groenlandia richiede di essere adeguatamente vestiti e attrezzati per le temperature che si affrontano in una regione artica. D'inverno le medie sono veramente rigide e quindi è necessario un abbigliamento specifico con scarponi adatti a temperature sotto i -30° almeno, adeguati giubbotti e pantaloni antivento sotto ai quali indossare strati isolanti e underwear termico, oltre a guanti (preferibilmente muffole), berretti di lana e occhiali da sci. Anche in estate bisogna coprirsi adeguatamente perché, anche se le temperature medie stazionano sopra gli 0° (tra gli 11° e i 5° in luglio ad Ilulissat), le frequenti escursioni in mare in fiordi costellati di iceberg o comunque al cospetto di ghiacciai, rendono le temperature percepite sempre piuttosto basse. Se si prevede di passare del tempo sulla calotta artica, il riverbero del sole sul ghiaccio che tende a non avvertirsi a causa delle fresche temperature rende utile munirsi, oltre che di occhiali da sole, anche di protezioni solari per pelle e labbra. In queste escursioni, ramponi e racchette sono di norma fornite da chi organizza l'escursione, premunitevi però di adeguati scarponi sui quali applicare i ramponi. Se avete in mente di fare molto fotografie, ricordate che alle basse temperature le batterie, soprattutto se fate molto uso del display della macchina fotografica, tendono a scaricarsi molto prima del solito, quindi è bene averne di scorta e ricaricarle spesso.

 

COSA COMPRARE:

Se non siete ricchi (e sfacciati) come Donald Trump e non avete la possibilità o l'interesse a comprare l'intera Groenlandia, potrebbero interessarvi i souvenirs tipici di questa terra abitata da abili artigiani che hanno sempre saputo trarre tutto il possibile dai pochi materiali a disposizione. Il ricordo più canonico è il "tupilak", una piccola scultura in legno, osso o pietra, una volta usato per proteggersi dalle azioni malvagie intentate da uno sciamano, ora solo un piccolo oggetto che si rifà alla tradizione. Ovviamente, date le temperature di queste terre, sono onnipresenti capi d'abbigliamento adatti al clima locale, ad esempio berretti, guanti e scialli ricavati dalla soffice e pregiata lana del bue muschiato, non a caso piuttosto costosa. Caratteristici sono anche i prodotti ottenuti dalle prede dei cacciatori Inuit: abiti e accessori ricavati dalla pelle di foche e renne o dalle corna di quest'ultime sono tipici di questa terra. Come spesso capita a chi vive in territori dal clima grigio e inospitale, gli Inuit amano i colori vivaci pertanto abbondano nell'utilizzo di perline colorate nella decorazione degli abiti tradizionali e per abbellire le proprie abitazioni.

 

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Roberto CORNACCHIA

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