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Perché andare in Sri Lanka

La nostra miniguida alla bella isola una volta nota come Ceylon

 

PERCHÈ ANDARE IN SRI LANKA

Una volta conosciuta come Ceylon e soprannominata Serendipity per il clima equatoriale e la spiritualità della sua gente, questa isola a forma di goccia è un piccolo condensato di quanto può offrire un paese esotico: antichi siti archeologici, lunghe spiagge sabbiose, templi buddhisti, vegetazione lussureggiante, piantagioni esotiche. La sua ricchezza culturale e di paesaggi la rendono destinazione ideale per gli sposi che, prima di una settimana di tutto riposo alle vicine Maldive, vuole concedersi la visita di un interessante paese orientale.

 

DIFFICOLTÀ DEL VIAGGIO

Bere l'acqua dal rubinetto non è considerato sicuro, meglio farlo da bottiglie col tappo sigillato o con bevande calde come il thè. È considerata zona malarica quindi assumete le necessarie informazioni dalla vostro AUSL sull'opportunità o meno di fare la profilassi, che non è obbligatoria. Le Tigri Tamil, movimento secessionista, combattono contro il governo per ottenere l'indipendenza dall'ormai lontano 1970. Quando pareva che il cessate il fuoco del 2002 e lo tsunami del 2004 avessero posto termine agli scontri, nel 2005 il governo ha deciso la ripresa delle ostilità, causando gravissime perdite ai ribelli, ora ridotti a pochi elementi, la maggior parte riparati all'estero. La situazione al momento pare abbastanza pacificata ma anche i viaggiatori più prudenti potranno limitarsi ad escludere dai loro itinerari le zone di Jaffna, Kilinochchi e Mullaittivu, peraltro solitamente non incluse nei tour tradizionali.

 

QUANTI GIORNI SERVONO

Le distanze non proibitive rendono possibile dedicare alla visita del paese una settimana o dieci giorni, concentrandosi sui maggiori siti, dislocati principalmente all'interno dell'isola. Chi ha più tempo a disposizione potrà dedicare qualche giorno alle spiagge, gradevoli anche se non al livello delle vicine Maldive.

 

Una spiaggia della costa meridionale - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

Una spiaggia della costa meridionale - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

IN CHE STAGIONE È MEGLIO ANDARE

Il periodo migliore nel quali recarsi in Sri Lanka è quello delle stagioni secche, che sono diverse a seconda della regione. Sulla costa occidentale, meridionale e all'interno capitano tra dicembre a marzo mentre sulla costa orientale da maggio a settembre. La maggiore affluenza di turisti si verifica tra dicembre e marzo, periodo al di fuori del quale, in compenso, compagnie aeree e alberghi abbassano le tariffe.

 

A CHI PIACERÀ ANDARE IN SRI LANKA

Lo Sri Lanka offre molte suggestioni: archeologia e spiritualità, spiagge sabbiose e vegetazione tropicale, gente ospitale e retaggio coloniale. Sede di ben otto siti considerati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, è il luogo ideale per chi vuole conoscere un paese dalle mille sfacettature e ama essere stupito ogni giorno con siti, luoghi e paesaggi diversi.

 

I MUST

 

Colombo:

Difficilmente non passarete da Colombo, se non altro perché ha l'aeroporto internazionale più utilizzato. Non è una città indimenticabile, spesso soffocata dal traffico, ma, come capita sovente con le capitali, ha alcuni dei musei più importanti ed è il luogo dove cogliere, meglio che altrove, lo spirito di una nazione.

 

Il volto del sereno di un Buddha di pietra a Polonaruwa - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

Il volto sereno di un Buddha di pietra a Polonnaruwa - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Anhuradapura:

Antica capitale del paese per oltre un millennio, è uno dei siti imperdibili da visitare, ricca com'è di vestigia di un glorioso passato. Vi si trovano molti templi antichi, ora restaurati dopo secoli di abbandono, ma il luogo più amato dai locali è lo Sri Maha Bodhi, l'albero sacro diretto discendente dell'albero sotto al quale il Buddha raggiunse l'illuminazione. Storicamente è stato piantato nel 288 a.c., cosa che lo rende l'albero più vecchio della Terra.

 

Polonnaruwa:

Anch'essa in passato capitale, Polonnaruwa è famosa per un ben conservato sito archeologico, caratterizzato da giganteschi Buddha scolpiti nella roccia. È considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO dal 1982.

 

Sigiriya:

Un altro dei siti imperdibili da includere in un viaggio in Sri Lanka, da alcuni considerata l'Ottava Meraviglia del Mondo. Si tratta delle rovine di un antico palazzo costruito nel V secolo sopra ad un gigantesco monolite di origine vulcanica dalle pareti verticali e che si innalza di quasi 400 metri sulla circostante pianura. Come non bastasse l'ambientazione incredibile, il sito conserva alcuni affreschi di grandissima fattura, per raggiungere i quali bisogna salire per una ripida scala di metallo.

 

Il profilo al tramonto dell

Il profilo al tramonto dell'imponente monolite di Sigiriya - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Dambulla:

È il tempio di roccia meglio conservato del paese. Benché nei dintorni vi siano un'ottantina di grotte, le più famose sono le cinque maggiori, che contengono centinaia di statue e immagini affrescate di Buddha di tutte le dimensioni.

 

Kandy:

Situata in zona collinare e costruita attorno ad un lago, una volta era il rifugio prediletto dei colonizzatori inglesi quando volevano sfuggire alla canicola estiva. Capitale religiosa del paese, ospita il luogo più sacro dell'isola, l'ottagonale "Tempio del Dente di Buddha", reliquia per ammirare la quale i fedeli, così come i turisti, si sottopongo a lunghe file.

 

Pinnawela:

È l'orfanatrofio per elefanti più grande del mondo. Costruito nel 1975 partendo da quattro elefantini, ora il numero degli ospiti sfiora il centinaio, fra essi anche diversi piccoli nati in cattività. Interessante da visitare per vedere come i loro custodi (mahout) si prendono cura di loro e dell'immancabile bagno nel fiume.

 

Un cucciolo all

Un cucciolo all'orfanotrofio per elefanti di Pinnawela - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Nuwara Elya:

Anche questa località amata dagli inglese perché collinare e quindi fresca, è la zona dove visitare le piantagioni di thè, prodotto per il quale Sri Lanka è famosa e che esporta in tutto il mondo, formate da ordinati cespugli che ricoprono intere colline.

 

Galle:

Antico porto che ha vissuto il suo periodo di massimo splendore durante il XVII secolo quando gli Olandesi l'avevano eletto a loro insediamento, costruendovi case e chiese e proteggendole con massicce mura che ancora oggi svolgono egregiamente il loro compito.

 

 

DA PORTARE CON SÉ:

Lo Sri Lanka è un paese profondamente religioso: qui il credo principale è il Buddhismo Theravada, il più antico e quello più rigoroso. Nel visitare i luoghi religiosi viene chiesto, a chi si presenta in pantaloni corti - e dato il clima tropicale è un'evenienza frequente - di coprirsi le gambe. Portate con voi una stoffa, da usare come gonna/pareo temporaneo, sempre che non preferiate "noleggiarle" a cifre modiche all'ingresso dei templi che lo richiedono.

 

COSA COMPRARE:

Innanzitutto il thè, non solo disponibile in pregiate qualità ma anche in gradevoli confezioni da regalo. Caratteristici anche altri prodotti di questa terra baciata da un clima ideale per l'agricoltura, come la cannella o il curry. L'artigianato locale è interessante: troverete molti batik o le semplici stoffe per il sari, il costume nazionale di cotone bianco. Molto frequenti anche gli oggetti in vimini e le sculture di legno, spesso di animali, molto colorate. Se cercate qualcosa che dia colore alla vostra casa, consiglio le maschere da danza tradizionali, tipicamente prodotte nella città costiera di Ambalangoda.

 

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