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Grande oltre una volta e mezza l'Italia ma popolata da meno di 6 milioni di abitanti, il brullo Turkmenistan è stato per secoli attraversato dalla Via della Seta e conteso da potenti imperi quali quello dell'antica Persia e di Gengis Khan e, in epoche più recenti, dall'Inghilterra e la Russia, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, a capo del paese si sono alternati solamente due leader politici, il che la dice lunga su come ancora funzionano le cose da quella parti. Tutto questo ha contribuito a dare vita a un paese del tutto particolare.
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Richiedi informazioniPartenze possibili dai principali aeroporti italiani
Categoria di hotel personalizzabile secondo le esigenze.
L’itinerario può subire variazioni dovute a ragioni tecniche operative pur mantenendo le visite previste nel tour.
IMPORTANTE
I viaggi GAIA NATIVE hanno come scopo principale quello di vivere il luogo visitato nella maniera più autentica possibile, in piccoli gruppi e fuori dal turismo di massa. Chi viaggia "Native" è disposto a sacrificare il comfort dell'hotel classico privilegiando le sistemazioni locali, a volte in famiglia, per avere un contatto più vero con la gente del posto. Le sistemazioni scelte, seppur a volte modeste, sono comunque sempre testate direttamente da Roberto e i suoi collaboratori prima di essere inserite nei programmi.
Per lo stesso motivo, quando serve, prevediamo sveglie mattiniere, siamo incuriositi dalla cucina locale e lo street food. Siamo disposti ad accettare lunghi spostamenti per raggiungere luoghi meno frequentati, oppure, al contrario, ci prendiamo più tempo e prevediamo giornate dai ritmi più blandi, perché in certi posti le cose capitano solo se gli si lascia il tempo di accadere. Andare fuori dalle rotte comuni, infine comporta anche accettare imprevisti o ritardi con più frequenza rispetto a un viaggio classico.
Questo è lo spirito del "Viaggiatore Native" che ti chiediamo di condividere per godere appieno della tua vacanza. Tieni presente che i viaggi Native possono essere molto differenti tra di loro come livello di comfort a seconda della destinazione. Ti preghiamo di tenerne conto nella scelta del viaggio, per contro ti assicuriamo che porterai a casa ricordi indelebili ed emozioni uniche.
Roberto e Gianni
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Grande oltre una volta e mezza l'Italia ma popolata da meno di 6 milioni di abitanti, il brullo Turkmenistan è stato per secoli attraversato dalla Via della Seta e conteso da potenti imperi quali quello dell'antica Persia e di Gengis Khan e, in epoche più recenti, dall'Inghilterra e la Russia, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, a capo del paese si sono alternati solamente due leader politici, il che la dice lunga su come ancora funzionano le cose da quella parti. Tutto questo ha contribuito a dare vita a un paese del tutto particolare.
Arrivo all'aeroporto di Ashgabat, dove una guida ci verrà a prendere e ci porterà all'albergo. Seguirà un incontro con la nostra guida locale che ci spiegherà le regioni che andremo a visitare, il percorso che faremo e le regole da osservare in un viaggio in Turkmenistan. A seconda dell'orario di arrivo del volo, se ci sarà tempo, inizieremo la visita della città.
Trascorreremo la giornata visitando Ashgabat, la surreale capitale del paese costellata di grattacieli di marmo e sfavillanti monumenti autocelebrativi. Ciò nonostante, tra le ardite forme dei moderni edifici è ancora possibile cogliere qualche scintilla del sottile fascino sovietico di una volta, percorrere stretti e polverosi vicoli, scorgere fatiscenti ma interessanti abitazioni russe del secolo scorso e tuffarsi in animati bazar, che ci ricordano che anche sotto il totalitarismo postmoderno batte sempre il cuore della vecchia cara Asia Centrale Sovietica. Pasti e pernottamento ad Ashgabat.
Al mattino lasceremo la capitale costruita con vetro e metallo per prendere un volo interno che ci porterà fino a Mary, un'oasi posizionata ai bordi del Deserto di Karakum, la regione sabbiosa che occupa circa il 70% del paese. Dopo una rapida visita al sonnolento e caratteristico centro cittadino, ci dirigeremo verso le fascinose rovine dell'antica città di Merv, in passato nota come Alessandria e Antiochia Margiana, dal 1999 inserita nell'elenco dei siti patrimonio dell'umanità secondo l'UNESCO. Ci riempiremo gli occhi delle sue impressionanti vestigia, delle torreggianti kalas (fortezze medievali), dei mausolei islamici stupendamente conservati, dei malfermi minareti di alcune delle moschee più antiche della regione e dei santuari Sufi disseminati in tutta l'area. Durante la nostra visita, non sarà improbabile imbattersi sia in curiosi e ospitali turisti locali sia in vecchi praticanti del sufismo dalle barbe argentate che pregano nei santuari. Nel tardo pomeriggio rientreremo, sempre in volo, alla capitale. Cena e pernottamento ad Ashgabat.
Al mattino abbandoneremo le rarefatte atmosfere della capitale turkmena e prenderemo la direzione verso i brulli Monti Kopet Dag. La prima sosta la faremo al villaggio di Geokdepe per visitare la sovradimensionata Moschea di Saparmurat Haji, costruita dai Francesi, poi proseguiremo per Kow Ata, un lago sotterraneo avvolto da vapori sulfurei, luogo prediletto dagli abitanti di Ashgabat che vi affluiscono a frotte nei week end per trarre beneficio dai bagni nelle sue terapeutiche acque a 36° di temperatura. Dopo un bagno ristoratore, prenderemo la volta verso Nokhur, un pittoresco villaggio conosciuto per le peculiari lingua e cultura dei suoi abitanti. Cena e pernottamento a Nokhur.
La giornata comincerà presto con un tour culturale attorno a Nokhur che proseguirà a Serdar, una città di provincia apparentemente anonima ma piuttosto piacevole, punto di partenza per visitare i remoti insediamenti dei vicini Monti Hasardag. Faremo una deviazione fino a Kara-Kala, una città dall'inconfondibile sapore di epoca sovietica eretta lungo le rive del Fiume Sumbar, prima di scendere di nuovo verso la pianura dove faremo tappa a Balkanabat, la quintessenza della sonnolenta città sovietica persa nei brulli territori del Turkmenistan occidentale. Cena e pernottamento a Balkanabat.
Partiti da Balkanabat abbastanza presto, ci dirigeremo allo Yangykala Canyon dove potremo godere di una vista che ha poco da invidiare a quella offerta dal Grand Canyon negli Stati Uniti: la vista delle striature di rocce color rosa, rosso e giallo che attraversano ripide pareti è mozzafiato e da sola spiega sia considerata una delle attrazioni naturalistiche più belle di tutta l'Asia Centrale. Con ancora negli occhi questi scenari da cartolina, continueremo il nostro itinerario fino a Gözli Ata, suggestivo luogo di pellegrinaggio dedicato a un maestro sufi a cui dedicheremo una viita. Nel pomeriggio raggiungeremo Turkmenbashi, lungo le rive del Mar Caspio.
Nel 2007, il governo turkmeno ha stanziato ingenti investimenti per trasformare Turkmenbashi, storicamente città portuale, in una località turistica balneare. Qui potremo rilassarci, abbronzarci o passeggiare sulle sabbiose spiagge del Mar Caspio e osservare i pescatori locali che si procurano la cena, facendo un giro al locale mercato ittico e gustandoci le amenità della zona dei resort di Awaza. Se ci sarà tempo, visiteremo anche gli alienanti paesaggi che caratterizzano la depressione di Garabogazköl, una bassa laguna confinante col Kazakistan punteggiata di città sovietiche semi-abbandonate e rugginose testimonianze di un'epoca svanita. Pernottamento a Turkmenbashi.
Al mattino saliremo sull'aereo che ci porterà a Dashoguz, una sonnolenta città di frontiera abitata da Turkmeni, Uzbeki, Coreani e Tartari. Dashoguz è la principale porta d'ingresso all'antica città di Konye-Urgench, conosciuta in epoca medievale col nome di come Khorezm e sito UNESCO dal 2005. Dedicheremo l'intera giornata alla visita di questa epica città lungo la Via della Seta, visitandone le numerose meraviglie storiche e architettoniche ma anche alcuni siti di epoca zarista e sovietica che ben pochi conoscono. Nel tardo pomeriggio torneremo a Dashoguz per un meritato riposo presso il nostro hotel oppure per una corroborante pausa presso una casa da tè locale. Cena e pernottamento a Dashoguz.
Dopo una rapida visita del centro di Dashoguz, ci riforniremo di vettovaglie al vivace mercato centrale e partiremo per la nostra avventura che ci porterà sulle leggendarie sabbie del Deserto del Karakorum, in cerca del più famoso fenomeno naturale del paese: La Porta dell'Inferno nei pressi di Darwaza. Durante il percorso ci fermeremo ad ammirare le kalas (fortezze medievali) di Izmukshir e Shassenem, in un passato remoto fra gli avamposti più importanti della zona sulla strada carovaniera che da Khiva portava a Nisa. Raggiungeremo Darwaza nel primo pomeriggio. Nel 1971, un gruppo di geologi sovietici in cerca di petrolio, s'imbatté in una galleria piena di gas naturale. Il terreno attorno collassò dando origine a una voragine delle dimensioni di un campo di calcio. Per evitare che il pericoloso gas si spargesse, si decise di dargli fuoco, pensando che le fiamme avrebbero consumato tutto il gas e si sarebbero spente da sole nel giro di qualche giorno. Il cratere arde ancora da quel giorno. Col favore delle tenebre, ci avvicineremo a questo luogo incredibile per ammirare l'ipnotica vista del cratere in fiamme e gustarci, ai suoi bordi, una cena a base di shashlik, i gustosi spiedini locali. Pernottamento nelle nostre belle tende all'interno del Darwaza Camping Site.
Dopo una colazione in stile pic-nic, riprenderemo la strada per Ashgabat attraversando i classici paesaggi desertici di dune in movimento, carovane di cammelli, insediamenti di nomadi e avamposti sovietici semi-abbandonati. Dopo una pausa rinvigorente nella piscina dell'hotel di Ashgabat, ci recheremo a Kipchak a visitare la scintillante Moschea di Turkmenbashi, dove c'è la tombra dello storico presidente Niyazov e della sua famiglia. Dopo il tramonto torneremo a Ashgabat per un concludere con un'ultima sontuosa cena turkmena. Pernottamento in Ashgabat.
Dopo l'ultima colazione partiremo verremo condotti all'aeroporto internazionale di Ashgabat per il volo di rientro in Italia.
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