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Un viaggio nei Balcani meno conosciuti, quelli dell'Albania delle coste rivolte verso l'Italia ma anche del suo cuore più nascosto, della Macedonia divisa tra etnie e religioni diverse e del Kosovo, non riconosciuto dalla comunità internazionale ma di fatto indipendente. Una regione geograficamente vicina a noi ma culturalmente molto complessa e sfaccettata, che per essere compresa appieno necessita di una guida che ne conosca a fondo la lunga e travagliata storia.
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Richiedi informazioniPartenze possibile dai principali aeroporti italiani.
Categoria di hotel personalizzabile secondo le esigenze.
L’itinerario può subire variazioni dovute a ragioni tecniche operative pur mantenendo le visite previste nel tour.
IMPORTANTE
I viaggi GAIA NATIVE hanno come scopo principale quello di vivere il luogo visitato nella maniera più autentica possibile, in piccoli gruppi e fuori dal turismo di massa. Chi viaggia "Native" è disposto a sacrificare il comfort dell'hotel classico privilegiando le sistemazioni locali, a volte in famiglia, per avere un contatto più vero con la gente del posto. Le sistemazioni scelte, seppur a volte modeste, sono comunque sempre testate direttamente da Roberto e i suoi collaboratori prima di essere inserite nei programmi.
Per lo stesso motivo, quando serve, prevediamo sveglie mattiniere, siamo incuriositi dalla cucina locale e lo street food. Siamo disposti ad accettare lunghi spostamenti per raggiungere luoghi meno frequentati, oppure, al contrario, ci prendiamo più tempo e prevediamo giornate dai ritmi più blandi, perché in certi posti le cose capitano solo se gli si lascia il tempo di accadere. Andare fuori dalle rotte comuni, infine comporta anche accettare imprevisti o ritardi con più frequenza rispetto a un viaggio classico.
Questo è lo spirito del "Viaggiatore Native" che ti chiediamo di condividere per godere appieno della tua vacanza. Tieni presente che i viaggi Native possono essere molto differenti tra di loro come livello di comfort a seconda della destinazione. Ti preghiamo di tenerne conto nella scelta del viaggio, per contro ti assicuriamo che porterai a casa ricordi indelebili ed emozioni uniche.
Roberto e Gianni
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Un viaggio nei Balcani meno conosciuti, quelli dell'Albania delle coste rivolte verso l'Italia ma anche del suo cuore più nascosto, della Macedonia divisa tra etnie e religioni diverse e del Kosovo, non riconosciuto dalla comunità internazionale ma di fatto indipendente. Una regione geograficamente vicina a noi ma culturalmente molto complessa e sfaccettata, che per essere compresa appieno necessita di una guida che ne conosca a fondo la lunga e travagliata storia.
Giungeremo all'aeroporto internazionale di Skopje dove ci verrà ad accogliere la nostra guida locale. Breve incontro introduttivo alla regione, all'itinerario e alle norme da osservare in un viaggio nei Balcani. In base all'orario di arrivo, se ci sarà tempo, cominceremo la visita della capitale della Macedonia del Nord.
Skopje è una capitale ricca di fascino e storia antica, architettura socialista e sfarzo kitsch, il tutto condito dalla diversità etnica: antichi ponti di pietra, moschee ottomane imbiancate, chiese ortodosse brilluccicanti d'oro, imponenti forme brutaliste dell'epoca della Yugoslavia, pacchiani monumenti post-socialisti e una linea invisibile che separa le due maggiori comunità etnico-religiose che abitano la città: Musulmani e Cristiani. Ci prenderemo anche il tempo di visitare la città di Kumanovo, quintessenza della defunta Yugoslavia, e i labirintici vicoli di Shutka, la più grande città zingara del mondo, pochi kilometri a nord di Skopje. Pasti e pernottamento a Skopje.
Lasceremo Skopje al mattino presto per puntare in direzione nord, verso il Kosovo, di fatto uno stato indipendente anche se non riconosciuto come tale da tutti gli stati dell'ONU, ufficialmente definito Provincia Autonoma del Kosovo e di Metohija. Dopo aver adempiuto alle formalità richieste alla polverosa frontiera di Elez Han, ci dirigeremo verso Prizren, detta la piccola Sarajevo locale e probabilmente la città più piacevole e vivace del paese. Pranzeremo con le specialità locali presso uno dei molti café lungo il fiume Bistrica e passeggiando visiteremo le chiese, le moschee e i bektashi (santuari sufi) disseminati nel centro storico. Faremo visita alla fortezza di Kalaja che domina la città, da cui godremo la vista di Prizren e le pianure circostanti al tramonto. Cena e pernottamento a Prizren.
Partiremo la mattina per Pristina, la cruda capitale Kosovara. Trascorreremo la giornata girando per la città alla ricerca dell'architettura brutalista che si esprime nelle pesanti colate di cemento tipiche dei condomini socialisti e nei melanconici spomenik (monumenti commemorativi della II GM, tipici della ex-Yugoslavia) ma anche di vecchie moschee ottomane e sfavillanti grattacieli di vetro e acciaio. Una delle delizie architettoniche che ammireremo è l'eccentrica Biblioteca Nazionale, disegnata dall'architetto croato Andrija Mutnjakovic, dove cupole e finestre ricoperte da grate di metallo si mescolano in maniera inaspettata. Pristina è anche la capitale economica e politica del nuovo stato e pertanto un importante punto da cui osservare le tendenze e la direzione che sta prendendo il neonato paese balcanico. Pasti e pernottamento a Pristina.
Partiremo presto da Pristina per dirigerci verso la confinante Albania. Prima di lasciare il Kosovo faremo un'irrinunciabile deviazione dai forti connotati culturali e politici nell'area di Mitrovica Nord, luogo in cui vive l'assediata minoranza serba, all'ombra di uno degli spomenik più grandiosi dell'ex-Yugoslavia: il gigantesco monumento del Santuario della Rivoluzione dedicato ai valorosi minatori Serbi e Albanesi delle miniere di Trepca che si ribellarono all'occupazione tedesca. Dopo un pranzo tradizionale a Mitrovica, ci dirigeremo verso sud attraversando le città di Vitomirice (con un raro spomenik a forma di falce e martello), Peja, Desan e Gjakova, entrando finalmente in Albania. Dopo aver espletato le formalità alla frontiera, ci fermeremo a Bajram Curri, anonima città di frontiera, nota per il suo oscuro passato di centro di contrabbando durante il conflitto in Kosovo. Cena e pernottamento a Bajram Curri.
Ci lasceremo alle spalle le atmosfere di Bajram Curri per immergerci nella spelndida natura della regione: ci attende una bella passeggiata nel Alpi Albanesi, note anche col soprannome di Montagne Maledette! Partiremo dall'idilliaco paesino di Valbone, ci guadagneremo l'omonimo passo e poi scenderemo verso il remoto villaggio di Theth, un trekking stupendo che richiederà tra le 5 e le 8 ore, a seconda del passo del nostro compagno meno veloce. Per chi non se la sente di affrontare questo trekking, verrà organizzato il trasporto da Bajram Curri a Scutari in traghetto attraverso lo scenografico Lago Komani. Cena e pernottamento a Theth.
Dopo una meritata e rinfrancante mattinata a Theth, scenderemo fino alle pianure settentrionali, dirigendoci verso quella che una volta era la decadente città di Scutari, vicino al confine col Montenegro. Scutari ha recentemente vissuto una rinascita economica e culturale e sta lentamente ristrutturando gli angoli più fatiscenti della città, anche se quella particolare atmosfera di decadenza e anarchia ancora l'avvolgono in parte. Le dedicheremo l'intero pomeriggio, visitando i lasciti dell'architettura italiana, le fortezze ottomane e i monumenti dell'epoca socialista ma anche gli odori e i sapori dei colorati mercati e delle vivaci vie cittadine. Cena e pernottamento a Scutari.
Di mattino partiremo alla volta di Tirana ma prima di raggiungerla faremo tappa nella località balneare di Shengjin, caratterizzata da spiagge sabbiose e oasi naturalistiche, e poi alle due città di Lezhe e Kruje, indissolubilmente associate a Giorgio Castriota Skanderberg, condottiero e patriota, indiscusso eroe nazionale della resistenza all'invasione dell'Impero Ottomano. Tuttavia non ci faremo mancare la visita dei monumenti di epoca socialista dell'area e, se averemo la ventura di capitare in loco di domenica, di fare una capatina all'imperdibile mercato settimanale con le sue cianfrusaglie, il bestiame vagante e i suoi venditori urlanti. Prima di sera raggiungeremo Tirana e ci godremo la vivacità notturna della grandiosa Piazza Skanderberg. Cena e pernottamento a Tirana.
Intera giornata dedicata alla vivace capitale albanese, in pieno boom economico e culturale, esplorandone tutte le sfaccettature, dall'alba al tramonto. Tra le varie cose che potremo visitare ci sono gli intriganti sincretismi architettonici tra eclettismo ottomano, razionalismo fascista, modernismo socialista e sperimentazione post-socialista; il divertente caos dei mercatini, dei negozi improvvisati e del cibo di strada; le numerose testimonianze degli atti eroici dei partigiani, immortalati in monumenti, mosaici, sculture e memoriali; il fatiscente mausoleo a forma di piramide dell'amato-odiato leader Enver Hoxha, a capo della Repubblica Socialista Albanese per oltre 40 anni; il commovente Cimitero dei Martiri con la fotogenica statua di Madre Albania; la grande varietà di moschee sunnite, chiese ortodosse e templi Bektashi religiosi che ben rappresentano il multiculturalismo albanese; la vivace vita notturna del Blloku, una volta sede dell'elite del Partito Comunista e ora il quartiere più trendy della città. Pranzo, cena e pernottamento a Tirana.
All'alba lasceremo Tirana per recarci a Durazzo, una città di mare senza fronzoli, culturaLmente più vicina all'Italia che al resto del paese. Prima di raggiungerla, faremo tappa a Peze, il piccolo villaggio che fu il quartier generale del Movimento di Liberazione Nazionale, la resistenza comunista che combatté gli invasori fascisti durante la II Guerra Mondiale, costellata di lapidi e memoriali. Dopo un pranzo a base di pesce a Durazzo e una visita al suo gigantesco monumento ai partigiani, ci trasferiremo a Berat, la cittadina famosa per le strade acciottolate e le case tradizionali ottomane. Eviteremo i percorsi più turistici e ci concentreremo sui tanti lasciti in stile socialista dell'epoca di Hoxha. Cena e pernottamento a Berat.
Dopo una colazione con caffé alla turca, ci dirigeremo verso il Lago Orhid in Macedonia, attraversando un paesaggio di gentili colline, villaggi decadenti e bunker in cemento, residui dell'epoca di Hoxha che spese milioni di dollari per costruire almeno 700.000 di queste strutture difensive a forma di fungo. Dopo aver espletato le formalità al confine, ci recheremo a Ohrid per un giorno di cultura e relax in questa piccola città ricca di monasteri, natura e locali in spiaggia. Pranzo, cena e pernottamento a Ohrid.
Nell'ultimo giorno idi tour esploreremo il Selvaggio West della Macedonia: una regione di diversità (e anche tensioni) etniche, stupende montagne, villaggi isolati e incantevoli borghi. Dapprima ci recheremo nella città di Debar sulle rive dell'omonimo lago e poi entreremo nella natura intatta del Parco Nazionale di Mavrovo per goderci un picnic sulle rive del lago alpino omonimo. Poi raggiungeremo Tetovo, uno dei luoghi in cui più si avvertono le tensioni etniche e religiose tra musulmani albanesi e cristiani ortodossi macedoni. In questa città, che fu teatro di sanguinosi scontri non più tardi del 2001, cercheremo di comprendere le ragioni di questi conflitti visitando i luoghi di culto delle due comunità come la Moschea Dipinta e il Monastero Leshok, le cui atmosfere serene mal si combinano con quanto propugna la propaganda nazionalistica delle due fazioni. Cena e pernottamento a Tetovo.
Dopo la nostra ultima colazione macedone, raggiungeremo l'aeroporto di Skopje per il volo di rientro in Italia.
Legenda: B=Colazione, L=Pranzo, D=Cena.
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