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Mondi in bilico: I Nenets - III

Di cosa vivono i Nenets

 

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ECONOMIA

I Nenci sono principalmente degli allevatori di renne, un'attività che - in queste terre - alcune prove hanno dimostrato risalire a circa mille anni fa: si calcola che almeno un quarto di loro viva esclusivamente di questo. Oltre a coloro che si sono trasferiti in città e lavorano come operai, i Nenets da sempre sanno sfruttare le altre opportunità offerte dal loro territorio andando a pesca e a caccia, tempo fa anche di renne selvatiche, ora attività sostituita dall'allevamento. I Nenets della tundra (di stanza più a nord) praticano l'allevamento in maniera sistematica, allevando grosse mandrie che superano spesso il migliaio di capi. I più meridionali Nenets della foresta (o taiga) allevano mandrie meno numerose e fanno più affidamento su caccia e pesca. Alcuni di quest'ultimi sono esclusivamente cacciatori e pescatori.

 

Una mandria di renne nella tundra - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Anche l'allevamento delle renne è stato regolamentato e collettivizzato durante il periodo dell'Unione Sovietica, cosa che ha creato non pochi problemi ai Nenci soprattutto per via del numero massimo di renne allevabili, spesso non sufficiente a garantire la sussistenza. Nel 1961 il governo centrale stabilì che le renne dovevano far parte di un sovkhoz (fattoria statale) definita "brigata": gli uomini Nenets conducevano una vita nomade e percepivano una paga fissa, vendendo la carne di renna allo stato mentre, in teoria, donne e bambini dovevano rimanere sedentari, i secondi per poter andare a scuola. Per fortuna, le autorità  dello Yamal furono meno rigide che altrove e chiusero spesso un occhio, evitando di disgregare i nuclei familiari. Le Brigate Nenets nella penisola di Yamal sono circa una cinquantina e sono composte da un numero variabile tra i 12 e i 50 componenti. Ognuna ha una propria "rotta" dalla quale non può scostarsi più di tanto per non invadere la rotta della vicina brigata: il sistema è stato studiato per evitare che un mandria di renne si trovi in un territorio con i pascoli già sfruttati da altri. Dopo il crollo dell'URSS, pur rimanendo in vigore il sistema delle brigate, la proprietà privata è tornata a essere la più frequente, anche se vi sono ancora circa il 20% delle mandrie di proprietà delle municipalità.

 

Per catturare le renne i Nenets si servono di un lazo di pelle di renna - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

L'economia dei Nenci è basata sulla vendita della carne di renna, una carne dal sapore più forte - anche per via dell'allevamento in libertà - di quello che siamo abituati a trovare nei nostri piatti. I Nenets ovviamente mangiano da sempre la carne di renna, tradizionalmente cruda e fintanto che, appena ucciso l'animale, la temperatura esterna non la congela. Vengono anche preparati pezzi di carne all'inizio dell'inverno, che non avranno problemi di conservazione alle basse temperature esterne. Con il progresso e il miglioramento dei trasporti (ora quasi tutti i Nenets dispongono di motoslitta e cellulare) la dieta è diventata decisamente più varia di quanto non fosse tempo fa: oltre alla carne di animali e pesci locali, il non manca mai e - nella settimana in cui siamo stati ospiti - abbiamo mangiato praticamente di tutto, dal pane alla pasta, dai biscotti alle caramelle, perfino delle banane per i bambini.

 

Le corna delle renne vengono vendute ai Cinesi - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Oltre alla vendita della carne e, in minor parte, delle pellicce delle renne, una parte del guadagno è data dalla vendita delle corna (che sono caduche) ai Cinesi, che le usano nella loro medicina tradizionale, secondo la quale sarebbero un rimedio per l'impotenza maschile. Il valore di una renna si aggira sui 300/400 dollari a capo e quindi non è difficile rendersi conto comee i Nenets, anche se lo stile di vita che conducono è decisamente duro, non siano per niente "poveri". Le renne vengono inoltre usate per pagare la dote, in pratica il numero di renne apportato dallo sposo costituisce il nucleo dal quale la nuova famiglia trarrà il suo sostentamento. Talmente simbiotico è il rapporto tra i Nenci e le renne che, immancabilmente, questo animale ha assunto anche un valore simbolico, al punto che per loro non è chiaro se sono gli uomini a guidare le mandrie di renne da un pascolo all'altro o se sono le renne che si lasciano accompagnare durante le loro migrazioni dagli uomini che li proteggono dai predatori. Non a caso, nello stemma del distretto Yamalo-Nenets, al centro capeggia una renna.

 

Un Nenet in mezzo alle renne - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Le dimensioni delle mandrie variano in base a diversi fattori, anche stagionali. Si può passare da mandrie di appena 50 capi tra i Nenets della taiga ai circa 7000 animali che costituiscono la mandria dell'ottava brigata, nella fattoria statale di Yar Sale. Il gruppo che ci ospitava, composto dalle famiglie di due fratelli, aveva una mandria di circa 800 capi. Le migrazioni prevedono di scendere verso sud, al limite della zona alberata, nel periodo invernale e di procedere verso nord in estate, oltre il Circolo Polare Artico e fino alle coste del Mar di Kara, coprendo una distanza di oltre 1000 km, che comprende anche l'attraversamento - che va ben calcolato nei tempi - di fiumi ghiacciati.

 

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Popoli: I Nenci o Nenets - I

Popoli: I Nenci o Nenets I - L'accampamento

 

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